L'8 settembre alla Galleria dell'Accademia sono stati presentati i restauri di due importanti tele del Quattrocento fiorentino di Domenico Ghirlandaio ed Arcangelo di Jacopo del Serraio. Due opere complementari, poichè nate nello stesso periodo storico, ma allo stesso tempo diverse, per cromia e committenze.
Alla conferenza hanno partecipato Cristina Acidini, Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, Arcangelo Tartuferi, Direttore della Galleria, Nicoletta Pons, specialista della pittura toscana, Muriel Vervat e Manola Bernin, le restauratrici.
Il primo dipinto presentato è stato "Santo Stefano tra i Santi Giacomo maggiore e Pietro" del Ghirlandaio. Il recupero di questa opera ha permesso di aprire un vero e proprio studio cromatico che ha coinvolto anche studiosi del CNR. Attraverso mesi di lungo lavoro, il gruppo è giunto a due importanti scoperte: un bellissimo disegno a mano libera posto sotto la pittura e l'origine del color bruno. Quest'ultimo, già ampiamente in uso all'epoca, venne reso dal pittore con l'uso di una terra estratta nei dintorni di Siena.
La tela alla fine di questo mese volerà per prender parte alla mostra "Arte a Firenze da Botticelli a Bronzino" che si svolgerà al Metropolitan Museum of Art di Tokio, che ne ha finanziato il restauro.
Il restauro della "La Pietà e Santi" di Arcangelo di Jacopo del Sellaio invece è stato meno complesso in quanto la ripulitura doveva essere concentrata principalmente sulla figura del Santo; ormai deteriorata dal culto dello stesso.
Il duplice intervento è stato reso possibile da due forme di finanziamento, come ha affermato il Sopraintendente Acidini, quella pubblica e quella straniera privata, proprio a sintetizzare il crescente interesse che l'estero prova nei confronti del patrimonio culturale italiano.

Per maggiori informazioni visita il sito:  www.polomuseale.firenze.it

Martina Viviani