Venerdì
3 ottobre si inaugura al
Museo Gucci la mostra dedicata a
Camille Henrot con la possibilità di vedere a Firenze in mostra l'opera "
Grosse Fatigue", presentata per la prima volta nel 2013 alla 55a Biennale di Venezia, dove si è aggiudicata il Leone d'Argento suscitando grande interesse da parte della critica internazionale.
Camille Henrot, artista francese nata nel 1978, abbraccia numerose discipline dell'arte e della conoscenza in generale, si avvale di un'ampia varietà di mezzi, film, video, disegno, fotografia, scultura, installazione.
"
Grosse Fatigue" è basata su un immenso lavoro di ricerca svolto allo Smithsonian Institute di Washington, Grosse Fatigue è un film di 13’, ritmato dalla musica del compositore Joakim e dalla voce dello slammer Akwetey Orraca-Tetteh, che declama in "spoken word" una lunga poesia scritta in collaborazione con lo scrittore Jacob Bromberg. Grosse Fatigue è attraversato da una immensa e utopica ambizione: quella di sovrapporre tutti i racconti scientifici, storici, mitologici, artistici, antropologici… legati alla Genesi e all'evoluzione del mondo. "Nel mio video", spiega l'artista, "la volontà di universalizzare le conoscenze si accompagna alla coscienza che ho di questo atto. Vale a dire che nel momento stesso in cui aspiro a rendere il mondo abitabile mediante una totalizzazione soggettiva, sono anche consapevole della follia di questo tentativo e dei suoi limiti intrinseci".
Insieme a Grosse Fatigue,
il Museo Gucci presenta anche due opere che derivano dal lavoro di scultrice di Camille Henrot e ricorrono a materiali diversi quanto gli oggetti industriali per Tevau (2009) o ai fiori come nella serie intitolata "È’ possibile essere rivoluzionari e amare i fiori?", iniziata nel 2012 alla Triennale del Palais de Tokyo.
L'esposizione è in programma fino all'8 Febbraio 2015.
Info:
www.guccimuseo.com