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venerdì 19 aprile 2024

''Non vorrei parlare d'amore'' di e con Riccardo Rombi al Teatro Puccini di Firenze

19-11-2014

Mercoledì 19 e 26 novembre ed in replica il 3 dicembre 2014, sempre alle ore 21.00, al Teatro Puccini di Firenze (via delle Cascine, 41) andrà in scena lo spettacolo "Non vorrei parlare d'amore" di e con Riccardo Rombi. “Non c'è amore più sincero di quello per il cibo” diceva Bernard Shaw: tre appuntamenti al Teatro Puccini per fare un punto sull'Amore, su cosa è diventato. Su cosa siamo diventati. Ad accompagnare la performance di Riccardo Rombi quattro momenti in cui, per assonanza o per contrasto, ci si prepara e si esce dallo spettacolo addolciti da cibi e bevande che comunemente associamo a questo sentimento. Ad attenderci sulla scena Eros, Cupido, Amore, con l'Arco e con le frecce, suoi immancabili attributi. Ma non è il bambino svolazzante del mito, Amore è un uomo, un Dio arrabbiato e stanco del tempo in cui si ritrova, nel quale spadroneggia un indistinto sentimentalismo, in cui appare sempre più lontana l’idea di Amore come gioioso mulinare delle passioni, delle idee. E' proprio lui, Amore che parla – pur non volendo parlare – ma vi è costretto, invocato da chi alle sue pene attribuisce un'insostenibile sofferenza. E Amore, ineffabile, a chi è in cerca di soluzioni, racconta se stesso; Amore racconta la mercificazione, l’abuso sentimentale, la semplificazione e banalizzazione di ogni emozione. Parla a un mortale che cerca risposte per un amore travagliato e così, dall'alto del suo Olimpo terreno, osserva e racconta i nostri tempi, la mancanza di orizzonti, l’apatia che rischia di attanagliarci; e dietro questa condanna, racconta quell’idea di Amore sempre più lontana dall’ipotesi di libertà incondizionata, di possibilità unica di investigare la mente di altri esseri umani, di penetrare nei meandri onirici, di immergersi nell’altro e ritornare rinnovati. Uno svelare e uno svelarsi della fragile natura umana, a tratti doloroso, a tratti ironico. Ma questo è Amare.

Per ulteriori informazioni: www.teatropuccini.it


N.G.