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martedì 16 aprile 2024

Cent'anni di ''Canti Orfici'': storia di un genio incompreso.

21-11-2014

C'era un giovane che sognava di pubblicare le sue poesie ad inizio Novecento. Erano gli anni in cui l'Italia portava a termine la sua campagna in Libia, gli anni in cui le avanguardie stravolgevano la tradizione letteraria, dando vita a nuove forme espressive in tutta Europa. Eppure quel giovane non se ne curava. Non gli interessavano le liti futuriste,voleva solo veder pubblicato il suo primo libro di versi. Quel giovane aveva dei sogni e l'ingenuità di chi ripone le sue speranze negli altri. Quel giovane era Dino Campana.

Per celebrare il centenario della prima pubblicazione dei "Canti Orfici", l'unica raccolta mai pubblicata dall'autore, sembra essersi mobilitata mezza Toscana. Con appena 11000 euro, messi a disposizione dal comune di Firenze, la Regione e Publiacqua, è stato stilato un ricco programma di eventi che ha avuto inizio l'8 novembre e proseguirà fino al 31 dicembre. Quasi due mesi dedicati ad un poeta ricordato ancora oggi più per le sue turbe psichiche che per la sua inestimabile eredità culturale. Ce n'è per tutti i gusti: mostre, letture, presentazioni di libri, proiezioni e spettacoli teatrali. Venerdì 21 novembre, per esempio, sarà portata in scena, alle 21 presso Villa Castelpulci a Scandicci, l'opera del poeta Roberto Carifi "Un poeta in fuga", mentre nel pomeriggio dello stesso giorno si terranno, alle 15 nella Sala Conferenze della biblioteca delle Oblate, la proiezione no stop di "Inganni", "Il più lungo giorno" e "Un viaggio chiamato amore", tre film ispirati alla vita di Campana, e alle 17.30 presso la biblioteca dell'Orticoltura, una lettura di brani tratti dai "Canti Orfici" a cura della compagnia teatrale Labad. Il 25 novembre, alle 21 presso il Teatro delle Arti di Lastra a Signa, si terrà lo spettacolo della compagnia Giardino Chiuso dal titolo "Mi chiamo Dino... sono elettrico" tratto dal romanzo di Sebastiano Vassalli "La notte della cometa".
Evento da non perdere, l'inaugurazione della mostra "Dino Campana, Canti Orfici 1914-2014" alle  17 presso la biblioteca Marucelliana di Firenze alla presenza di Sergio Zavoli. Fino al 31 dicembre sarà possibile visitare questa straordinaria raccolta di manoscritti, documenti, libri e immagini che raccontano la storia del faticoso processo di pubblicazione a cui è andata incontro l'opera di Campana. "Per la prima volta avremo il piacere di ospitare la preziosa copia data in dono a Sibilla Aleramo, - spiega la curatrice della mostra Francesca Castellano - la scrittrice con cui Campana intrattenne una tormentata relazione dall'estate del 1916 agli inizi del 1918, quando fu internato nell'ospedale psichiatrico di Villa Castelpulci". Sarà anche presente "Il più lungo giorno", la copia originale del manoscritto che Campana portò nel 1913 a Giovanni Papini e Ardengo Soffici, fondatori della rivista "Lacerba" e nomi di punta del Futurismo fiorentino. Fu proprio con quell'incontro che ebbero inizio le peripezie editoriali dei "Canti Orfici". Ritornato pochi mesi dopo nella sede della rivista fiorentina, Campana si sentì rispondere che il manoscritto era andato perduto. Nè Papini nè Soffici, per loro stessa ammissione, lo avevano conservato. Il povero Dino, che già da alcuni anni aveva avvertito le prime avvisaglie dei suoi disturbi mentali, reagì alla notizia con disperazione e ira, ma, deciso a pubblicare ad ogni costo la sua opera, si mise a riscriverla di sana pianta, cercando le tracce di ogni singolo componimento nella sua memoria. Solo nel 1971, grazie a Mario Luzi che ne dette notizia sulle pagine del "Corriere della Sera", fu possibile ritrovare il manoscritto fra le carte della casa di Soffici a Poggio a Caiano.

Al ricordo della donna amata sarà dedicata la pièce teatrale dal titolo "Sibilla Aleramo. Così bella come un sogno" che andrà in scena il 29 novembre alle 16 presso l'Abbazzia di Badia a Settimo, vicino Scandicci. Per chi invece fosse interessato a conoscere meglio le vicende editoriali dell'opera, si consiglia l'incontro del 5 dicembre alle 17 presso la Libreria Antiquaria Gonelli in cui sarà presentato il libro di Roberto Maini e Piero Scapecchi "L'avventura dei Canti Orfici. Un libro tra storia e mito". Il 18 dicembre sarà invece il critico Alberto Asor Rosa a concludere le celebrazioni, alle 17 presso la biblioteca Marucelliana, con un intervento dal titolo "Sapienza e follia in Dino Campana".

Per info: www.biblioteche.comune.fi.it

di Massimo Vitulano