Città di Firenze
Home > Webzine > Triplice appuntamento nel week-end con gli Amici della Musica di Firenze
venerdì 29 marzo 2024

Triplice appuntamento nel week-end con gli Amici della Musica di Firenze

29-11-2014

Un tris di appuntamenti con giovani interpreti scandisce il lungo week-end con gli Amici della Musica di Firenze. Ventitre anni, origini e scuola russe (ma con perfezionamento al Cleveland Institute of Music), un palmarès di riconoscimenti internazionali dove spicca il primo premio all’ambitissimo Concorso Cajkovskij di Mosca (2011): è il pianista Daniil Trifonov, che debutta nei cartelloni degli Amici della Musica di Firenze con l’attesissimo recital di Sabato 29 Novembre (ore 16), al Teatro della Pergola. Un nuovo appuntamento del ciclo Solopiano, quest’anno dedicato ai maggiori interpreti del panorama mondiale. “Tecnicamente incredibile”, con un tocco dove convivono “tenerezza e aspetti demoniaci”, ha detto di Trifonov Martha Argerich; e sono qualità che non mancheranno di farsi ammirare nel programma assai impegnativo quanto originale del suo debutto per gli Amici: con la Fantasia e Fuga BWV 542 di Bach rivisitata da Liszt a far da preludio al pianismo visionario e misterioso del Beethoven autore della Sonata op.111, l’ultima, e all’elegante virtuosismo, che esplora le più inimmaginabili risorse tecniche ed espressive del pianoforte, dei 12 Studi d’esecuzione trascendentale di Liszt. Balzato sulla ribalta dell’attenzione internazionale per le vittorie, nel giro di pochissimo tempo, ai Concorsi Chopin di Varsavia e Rubinstein di Tel Aviv, oltre al Cajkovskij, Daniil Trifonov ha già tentuto concerti con i Wiener Philharmoniker, la London Symphony Orchestra, l’Orchestra del Teatro Mariinsky con Gergiev, la Israel Philharmonic con Mehta, la Russian National Orchestra con Pletnev, ed è stato protagonista di recital e concerti alla Wigmore Hall di Londra, al Musikverein di Vienna, alla Salle Pleyel di Parigi, alla Carnegie Hall di New York. Dopo i cd dedicati a Chopin, a Cajkovskij (il Primo Concerto, diretto da Gergiev) e alcune trascrizioni di Liszt, la sua discografia si è arricchita di un live che documenta il suo trionfale debutto alla prestigiosa Carnegie Hall di New York.

Quale influsso esercitò la musica di Bach su Haydn e Mozart? La risposta è nel programma del concerto di Domenica 30 Novembre (ore 21), al Saloncino del Teatro della Pergola: un nuovo appuntamento con il ciclo Il mondo del Quartetto, che stavolta vede il ritorno dello spagnolo Quartetto Casals, formatosi nel 1997 alla Scuola Reina Sofia di Madrid sotto la guida di Antonello Farulli e diplomatosi a Colonia con il mitico Quartetto Alban Berg. Il programma rintraccia i segni della lezione di Bach (e soprattutto della forma musicale da lui portata ad esiti magistrali, la fuga) nella Classicità viennese. Pagine di Mozart nate dalla frequentazione con il barone van Swieten (grande cultore di Bach), come le cinque delle Fughe KV 405 (trascritte dal bachiano Clavicembalo ben temperato) e il grandioso Adagio e Fuga KV 546, capolavoro di rigore e al tempo stesso di audacia espressiva. Ma di Mozart viene proposto anche il giovanile Quartetto KV 168 e il più maturo Quartetto KV 387, chiuso da una smagliante fuga che ancora una volta omaggia Bach e primo dei quartetti dedicati ad Haydn, a sua volta autore del Quartetto op.20 n.5 che completa un programma rivelatore della fitta rete di dialoghi che percorrono la storia della musica. Quartetto in residenza presso l’Auditorium di Barcellona, il Quartetto Casals vanta una discografia consistente e padroneggia un repertorio che comprende, oltre ai grandi classici, anche autori spagnoli poco conosciuti; significativa è anche la sua attenzione alla musica contemporanea, che lo vede collaborare strettamente con diversi compositori, in particolare con György Kurtag. Ha accompagnato in alcuni viaggi diplomatici i sovrani di Spagna e suonato i preziosi “Stradivari decorados” conservati nel Palazzo Reale di Madrid.

Lunedì 1 Dicembre (ore 21), al Saloncino del Teatro della Pergola, torna ad esibirsi per gli Amici della Musica di Firenze la carismatica violoncellista argentina Sol Gabetta, artista dalla musicalità generosa e raffinata, amatissima dal pubblico. Un ritorno nel nome della sua mai interrotta passione per la musica da camera (alla quale ha dedicato anche il Festival Solsberg, da lei stessa fondato in Svizzera) e che la vede in duo con il pianista finlandese Henri Sigfridsson, camerista al fianco di Kavakos, Kremer e Maisky, ma anche solista sotto la bacchetta di Ashkenazy, Marriner e Oramo. In programma, pietre miliari della letteratura per violoncello e pianoforte: le Sonate op.5 n.1 e op.102 n.1 di Beethoven, i due estremi del percorso artistico del compositore in questo genere, e la Sonata op.38 di Brahms, celeberrima, sorta di ballata dal lirismo malinconico. A chiusura della serata, la rarissima e piacevole proposta della Fantasia su arie russe op.13 del belga Adrien-François Servais (1807-1866), che Berlioz definì il “Paganini del violoncello”, nome ben noto ai violoncellisti per essere stato il primo a dotare il suo strumento del puntale. Un programma che rivela anche la vivace curiosità di Sol Gabetta, violoncellista ammirata per la tecnica prodigiosa e la sorprendente, gioiosa comunicativa delle sue performance. Tutte qualità che si sono rivelate in lei fin dall’inizio: ha conquistato la palma della vittoria al Concorso Cajkovskij di Mosca (1998) e al prestigioso Credit Suisse Young Artist Award (2004), che l’ha portata ad esibirsi con i Wiener Philharmoniker diretti da Valery Gergiev, e ha ricevuto per ben tre volte il Premio Echo Klassic come miglior strumentista. Oggi suona al fianco di importanti orchestre (ha debuttato con i Berliner Philharmoniker diretti da Rattle e compiuto un tour con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia sotto la guida di Pappano), coltiva il repertorio cameristico e si dedica alla musica barocca con il suo ensemble Cappella Gabetta. Grazie al supporto della Rahn Kulturfonds, le sue acclamate interpretazioni sono affidate al suono prezioso di un violoncello Giovan Battista Guadagnini del 1759.

Per ulteriori informazioni: www.amicimusica.fi.it - info@amicimusica.fi.it