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giovedì 28 marzo 2024

Artour-O il Must 2015 torna a Firenze: ''riprendiamoci il Rinascimento''

10-03-2015

"Riprendiamoci il Rinascimento": queste le parole di Tiziana Leopizzi, architetto e ideatrice di Artour-O il Must, progetto che promuove il dialogo tra Arte, Impresa e Territorio e che, reduce da Mèrida in Spagna, torna a Firenze per l'undicesima edizione in Città.
Firenze non può vivere più soltanto sull'eredità dell'arte passata, ma è necessario sottolineare proprio quella vitalità nata dallo spirito rinascimentale che oggi, come allora, esprime, attraverso la valorizzazione dei giovani imprenditori e artisti contemporanei e la commistione di questi con la "classicità". Artour-O è una piattaforma di progetti e di comunicazione fra l'opera d'arte e la Committenza, per dare la possibilità a Firenze di poter continuare ad essere "uno scrigno, il modello d'arte in tutto il mondo": l'arte, attraverso i suoi linguaggi e le sue forme di espressione, trasmette l'interiorità, le emozioni, le opinioni e gli aspetti spirituali dell'artista e del mondo sociale, ma sono gli addetti ai lavori, i cosiddetti "mecenati" che danno la possibilità di rinnovare, diffondere, tutelare e salvaguardiare il patrimonio artistico.

Per "moltiplicare l'attenzione", Artour-O il Must raddoppia la sede espositiva del suo Museo Temporaneo: un appuntamento è dal 10 al 20 Marzo, tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 18.00, a Palazzo Medici Riccardi con la mostra "11 artiste a corte di Maria Luisa", omaggio all'Elettrice Palatina nelle Sale Sonnino e Camino mentre alla Galleria delle Carrozze viene presentata la Sezione "Interior", Arte come Sistema di Vita, che prosegue nei Cortili e nel Giardino degli Aranci; l'altro è dal 12 al 15 Marzo a Villa Le Rondini con le Sezioni "Interior", "Nel Parco", "A Tavola", "gAt", "Kids", "Focus" e gli "Artour-O d'Argento".
Un evento ricco, stimolante e per tutti i gusti, che vuole condividere la passione per l'Arte, il "bene universale" per eccellenza, con la comunità; un luogo di confronto e di incontro per artisti, aziende, Comuni, Fondazioni, Associazioni, Università e Musei; e un omaggio alla figura di Anna Maria Lusia De' Medici che, ultima della dinastia e senza eredi, decise di legare il patrimonio artistico a Firenze: stipulò infatti coi Lorena, la nuova dinastia regnante, il cosiddetto "Patto di Famiglia", che stabiliva che  non potessero trasportare "o levare fuori della Capitale e dello Stato del Granducato, Gallerie, Quadri, Statue, Biblioteche, Gioie ed altre cose preziose affinché esse rimanessero per ornamento dello Stato, per utilità del Pubblico e per attirare la curiosità dei Forestieri". Uno dei primi provvedimenti emanati, grazie al quale un patrimonio culturale di una città rimane nelle sedi in cui era esposto e custodito, comprendendo l'importanza dell'arte come identità di un popolo, come attrazione per i turisti e quindi come oggetto da salvaguardare e rinnovare.

Per maggiori informazioni: www.artour-o.com

di Alice Santaniello