Città di Firenze
Home > Webzine > Diritto al lavoro e dignità delle donne in ''7 Minuti'' con Ottavia Piccolo al Teatro Goldoni
sabato 20 aprile 2024

Diritto al lavoro e dignità delle donne in ''7 Minuti'' con Ottavia Piccolo al Teatro Goldoni

03-03-2015

Dal 3 all'8 Marzo, al Teatro Goldoni di Firenze andrà in scena lo spettacolo "7 Minuti".
Scritto da Stefano Massini e con la regia di Alessandro Gassmann, la protagonista principale è Ottavia Piccolo e le altre dieci attrici sono Paola Di Meglio, Silvia Piovan, Olga Rossi, Maiga Balkissa, Stefania Ugomari Di Blas, Cecilia Di Giuli, Eleonora Bolla, Vittoria Chiacchiella, Arianna Ancarani, Stella Piccioni. Ispirato ad un fatto di cronaca del gennaio 2012 che ha riempito i giornali d'Oltralpe, "Sette Minuti" racconta della lotta di un gruppo di operaie tessili di Yssingeaux, nell'Alta Loira, in Francia, che si vedono togliere 7 minuti dalla pausa: accettare o lottare? "Su quella riunione ho costruito tutto", dice Massini, "e con grande passione, perchè mi sembrava straordinario ritrarre in scena il mosaico estremo di quel conclave tutto di donne, chiamate a votare "sì o no" non solo alla propria sorte, ma anche a quella di chissà̀ quante altre fabbriche nell'Europa della grande crisi".
Ottavia Piccolo rappresenta la possibilità di resistenza, il tentativo di far prevalere la logica e la giustizia, una sorta di "madre coraggiosa" che tenta di indicare una via alternativa. "Sette minuti" ha un linguaggio vero, asciutto, credibile, coinvolgente, attento e preciso nel descrivere i rapporti ed i percorsi di vita di undici donne, madri, figlie, tutte diverse tra loro, capaci di raccontarci una umanità che tenta disperatamente di reagire all'incertezza del futuro.
Una tragedia proletaria attuale, uno spettacolo sul lavoro, sul compromesso e sui diritti dei lavoratori e sulla dignità.
Alessandro Gassmann dice: "Parliamo di lavoro, di donne, di diritti e lo facciamo dando voce ed anima a undici protagoniste operaie che ci permetteranno di raccontare con le loro diverse personalità, le paure per il nostro futuro e per quello dei nostri figli, le rabbie inconsulte che situazioni di precarietà lavorative possono scatenare, le angosce che il mondo del lavoro dipendente vive in questo momento. Il disegno registico, come mia abitudine, si concentrerà sul tentativo di dare verità a queste anime, descrivendone, in una scenografia iperrealista, tutte le diversità, le emozioni e incomprensioni."

Una produzione di Emilia Romagna Teatro Fondazione, Teatro Stabile dell'Umbria  e Teatro Stabile del Veneto.
Per maggiori informazioni: www.fondazioneteatrodellapergola.it

A.S.