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venerdì 29 marzo 2024

La mostra ''Anche le sculture muoiono'' riapre la Strozzina

17-04-2015
Dopo circa un anno d’assenza finalmente riapre il Centro di Cultura Contemporanea Strozzina e lo fa con la mostra dal titolo "Anche le sculture muoiono", visitabile dal 17 aprile fino al 26 luglio. L’esposizione, a cura di Lorenzo Benedetti, presenta le opere di tredici artisti italiani e internazionali con l’intento di proporre una riflessione sul significato, sulle capacità e sulle nuove tendenze della scultura contemporanea.
Il lavoro dell'artista austriaco Oliver Laric, ad esempio, mira a combinare forme iconografiche del passato con tecniche del presente. Per l'iniziativa ha realizzato delle scansioni 3D di alcune statue ellenistiche del Museo Archeologico di Firenze, presenti nella mostra Potere e Pathos allestita al piano superiore di Palazzo Strozzi. Il lavoro di Laric indaga il concetto di copia e riproduzione come forma di potere e mette in relazione la forza dell'immagine classica con la potenza della sua copia.
L'installazione della danese Nina Beier, invece, mette in rilievo la forte dimensione concettuale della sua produzione artistica. Tre sculture in bronzo del primo Novecento, provenienti dal Museo d'Arte Moderna di Palazzo Pitti, si trovano riverse su pile di tappeti persiani prestati per l'occasione da un grossista fiorentino (Rey Carpet) e su banconote della Fondazione Palazzo Strozzi. L'opera sottolinea come l'arte contemporanea riesca a far proprie forme e oggetti eterogenei attraverso pratiche culturali basate sullo scambio.
Infine la riflessione sul tema del tempo che altera le forme, attraverso processi di sedimentazione o erosione, è ben visibile nel lavoro dell'artista italiano Giorgio Andreotta Calò. La sua serie Carotaggi è composta da calchi in bronzo di grandi pali in legno utilizzati per ormeggiare le barche e quindi "consumati" dal movimento ritmico e incessante delle onde. L'artista condensa così una forma consumata dal tempo con un materiale che per eccellenza rappresenta resistenza e forza.
Come ha spiegato il curatore Benedetti: “la mostra vuole mettere in evidenza, attraverso la scultura, il potere del contemporaneo. Gli artisti esposti analizzano questo soggetto attraversando tecniche, temi e pratiche differenti, incentrati sui concetti di tempo, fragilità e valore”.
Entusiasta Arturo Galansino, nuovo direttore di Palazzo Strozzi, che ha definito l’esposizione interessante, ricca e bella. “Mi fa molto piacere riaprire la Strozzina dopo un lungo periodo di chiusura con una mostra di livello internazionale. Un’esposizione importante perché posiziona la nostra istituzione museale in una dimensione ancora più contemporanea e lo fa con molto coraggio”.
La mostra è stata organizzata in concomitanza con l’esposizione Potere e Pathos. Bronzi del mondo ellenistico allestita al piano nobile di Palazzo Strozzi, che terminerà il prossimo 21 giugno. Il proposito delle due iniziative è quello di creare una straordinaria occasione di confronto tra antico e contemporaneo, ribadendo la volontà dell’istituzione museale di lavorare come organismo unico per instaurare un dialogo tra passato e presente.
Soddisfatti per la riapertura dello spazio Strozzina la vice sindaca Cristina Giachi e Sara Nocentini assessore alla cultura della Regione Toscana, che hanno ringraziato tutto lo staff del museo per il lavoro svolto in questi mesi e ribadito l’impegno delle rispettive amministrazioni nel supportare un’istituzione culturale così importante come Palazzo Strozzi.

Per informazioni: www.strozzina.org

di Viola Fioravanti