Giovedì 14 maggio nel
Museo della Fondazione Roberto Capucci a
Villa Bardini (Costa San Giorgio, 2) ci sarà l'inaugurazione della mostra
“I materiali naturali: sperimentazione e costruzione estetica secondo Roberto Capucci”."Senza la conoscenza dei materiali non si può fare creazione" - così afferma Capucci che ci lascia stupiti di fronte alle sue innovative creazioni ‘materiche’ degli anni ’70 e ’80 selezionate dall’Archivio Storico della Fondazione a Roma -
"Sono prove e controprove, fino a riuscire".Utilizzando
tessuti e materiali differenti e inusuali, Capucci giunge a
soluzioni estetiche sorprendenti e originali come nel caso dell'eccezionale selezione di abiti fatti di juta, corda, paglia, bambù, midollino che hanno messo a dura prova l’abilità manuale delle fedelissime sarte dell’atelier e per cui è stato fondamentale l’apporto di un costante lavoro di ricerca e sperimentazione. L'obiettivo è
"rendere l’abito un oggetto di gioco e di sfida inseguendo le lavorazioni più azzardate e complesse", ha spiegato il maestro che per il nuovo allestimento del 2015 esporrà abiti che richiamano la terra e i suoi doni.
Il percorso espositivo conduce a un ambiente ovattato, ammantato di
bellezza e naturalità, dedicato alle
spose che rappresentano da sempre una manifestazione essenziale dell’attività creativa del maestro; anche su questa dimensione onirica si costruisce il mondo di Roberto Capucci che per l’occasione presenta
due particolarissimi modelli del 1969 e del 1990, testimonianza di un fine e minuzioso lavoro di
couture ma soprattutto di una dedizione e di un’attenzione speciali per la sposa stessa e la sua storia.
A completare questo percorso quasi monocromo nel bianco e nel beige, non poteva mancare una sezione dedicata ad una serie di abiti dai
colori luminosi e intensi, distintivi dello stile Capucci, con linee fascianti in volute a spirale che valorizzano il corpo e con elementi a coppa intorno alle spalle che conferiscono regalità alla donna.
Per maggiori informazioni:
www.fondazionerobertocapucci.com AT