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giovedì 28 marzo 2024

L'estro del pittore Carlo Dolci in mostra alla Galleria Palatina di Palazzo Pitti

30-06-2015
"Carlo Dolci 1616-1687" è il titolo della prima mostra monografica che la Galleria Palatina all'interno di Palazzo Pitti, dedica a uno dei protagonisti più importanti del Seicento. 93 le opere che entrano nel complesso museale per portare all'attenzione di tutti l'estro creativo del pittore fiorentino. Grazie al percorso ideato e alla personalità artistica dell'autore si avverte immediatamente la sensazione di entrare nella vita della corte fiorentina dell'epoca al centro della controriforma guidata dalla granduchessa Vittoria Della Rovere. Un viaggio indietro nel tempo dunque che attraverso il carico emotivo delle immagini, ci permette di guardare con occhi diversi sia i dipinti autografi di Dolci sia, quelli di altri suoi contemporanei come, Cesare e Vincenzo Dandini, Felice Ficherelli e Matteo Rosselli, che aiutano lo spettatore a comprendere la scena in cui questi si trova a operare. Il suo pennello non era libero di volare ma al servizio della corte Medicea e del mercato inglese, per cui mette in scena veri e propri capolavori dotati di "realismo magico". Probabilmente proprio questa caratteristica lo rese immediatamente riconoscibile e lo fece apprezzare anche nel resto d'Europa. I suoi protagonisti non sono mai i paesaggi ma sempre figure isolate; era un ritrattista che realizzava volti e mezzi busti di uomini e donne nobili o di santi. Gli occhi dei suoi personaggi si distraggono a cercare ispirazione nel manto stellato oppure si rivolgono direttamente verso lo spettatore manifestando il desiderio di andare oltre la superficie plastica dell'immagine per mandare messaggi carichi di speranza. Lo sfondo cupo della rappresentazione è in apparente contrasto con il candore della loro pelle che ricorda quasi la ceramica e il gioco di chiaro-scuri si completa con la presenza di una forte fonte di luce lunare che in alcuni casi circonda la testa dei protagonisti, in altri la irradia dall'alto. Dolci non manifesta dunque la voglia di sperimentare nuove tecniche ma quella di tornare alla classicità delle forme per incontrare quella che è la sua fonte principale d'ispirazione: il mondo sacro, una sfera che spesso "trascina i suoi soggetti a diventare espressione di devozione". Da profondo religioso infatti ricerca in ogni sua tela di dar voce all'aspetto divino dando così vita a scene di eterea bellezza capaci di oltrepassare le epoche mantenendo intatto il loro fascino. Il suo rigore, che gli esperti definiscono "iperrealista", si concretizza con una cura maniacale dei dettagli: dalle stoffe soffici, agli splendidi gioielli.
Il percorso, che si muove tra soggetti sacri e immagini allegoriche, realizzato da Sandro Bellesi e Anna Bisceglia, segue precise tappe cronologiche per condurci dalle "prove giovanili" fino alla maturità espressiva. Accanto alle opere note, in mostra troverete anche alcuni inediti come la raffinatissima Sant'Agata già Ostery Park o il Ritratto di Beato Angelico che Dolci eseguì in occasione del suo ingresso all'Accademia delle Arti e del Disegno, ritrovato nel Museo di San Marco. Altri protagonisti della raccolta sono i disegni provenienti da collezioni pubbliche e private come il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi. I prestiti eccellenti presenti nel percorso provengono da istituti di fama internazionale come il Louvre di Parigi, il British Museum e la Royal Collection di Londra, il Metropolitan Museum di New York e il Staatliche Museen di Berlino.
Una mostra antologica che per far comprendere al meglio il suo estro creativo cerca di dar voce anche all'ambiente in cui il pittore si trova a operare alle sue probabili influenze con le tele di Jacopo Vignali, Cigoli, Filippo Lippi e Felice Ficherelli. Concludono poi l'omaggio, le opere di coloro che videro nella sua pennellata una fonte d'ispirazione e presero parte alla sua bottega come Onori Marinari, Bartolomeo Mancini, Alessandro Lori e Agnese Dolci, sua figlia.
Quasi cento opere tra dipinti, disegni e sculture che dal 30 giugno al 15 novembre, potranno essere visitate alla Galleria Palatina per dare lustro all'estro creativo di Dolci; pittore dalla tecnica formidabile, ritrattista che si specializza nella rappresentazione devota di figure isolate dotate di una bellezza eterna e capaci di trasmettere messaggi carichi di speranza.

Per informazioni: www.unannoadarte.it

di Martina Viviani