C'è tutto il sofferto declino di un pezzo d'Italia nelle prime due pagine del libro di Carlotto e Videtta: l'inquinamento che soffoca il cielo, il traffico di merci "legali e illegali" dai paesi dell'est, le aziende costrette a chiudere, il territorio devastato dall'industrializzazione senza regole, l'immigrazione clandestina, l'evasione fiscale dei soliti noti, il tramonto della criminalità organizzata italiana soppiantata dalle "culture criminali provenienti dall'est e dal sud del mondo", la droga e la prostituzione sempre più invasive. Insomma è "un normale mercoledì d'inverno" nel Nordest del BelPaese. In questo quadro si inserisce il delitto che dà il via al meccanismo più propriamente giallo del romanzo, con l'uccisione di Giovanna, promessa sposa di Francesco, figlio del titolare del più importante studio legale del paese. Proprio Francesco diventa il primo e più naturale sospettato. Ma lo sviluppo degli eventi svelerà ben altro.