Sabato 26 settembre alle
ore 20.00 sul palco dell'
Opera di Firenze (piazzale Vittorio Gui, 1) salirà il direttore d'orchestra slovacco
Juraj Valčuha per un grande omaggio alla
tradizione musicale slava, affascinante repertorio del quale il maestro è un vero specialista.
Ad aprire la serata ci sarà la prima esecuzione assoluta di una
nuova creazione di Filippo Perocco (Commissione del Maggio Musicale Fiorentino); a seguire l'appassionata
"Sinfonia n. 8" composta da Antonín Dvořák nel 1889 e famosa soprattutto per il valzer che si schiude sognante nel terzo movimento.
Dopo sarà la volta delle
"Danze di Galánta", commissionate nel 1933 dalla Società Filarmonica di Budapest per gli ottant'anni della fondazione e che rappresentano il travolgente omaggio di Zoltán Kodály alla città in cui trascorse l'infanzia, crocevia di ungheresi, austriaci, slovacchi e zigani; il compito di chiudere il programma sarà affidato alla festosa
"Sinfonietta" che Leoš Janáček ha dedicato nel 1926 "alle forze armate cecoslovacche" e che ottant'anni più tardi lo scrittore giapponese Haruki Murakami ha citato nel suo romanzo
"IQ84", favorendo un aumento delle vendite delle incisioni del compositore ceco.
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