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venerdì 29 marzo 2024

''Collecting and Empires'', convegno internazionale sull'impatto degli imperi sull'arte

05-11-2015

Dal 5 al 7 novembre si terrà a Firenze "Collecting and Empires", il convegno internazionale dedicato all'impatto e alle conseguenze che hanno avuto la nascita e la dissoluzione degli antichi imperi sulle collezioni e sui musei di tutto il mondo, dall'antichità ai giorni nostri. I più importanti studiosi, professori di museologia, archeologia e storia dell’arte delle più importanti università internazionali, si interrogheranno su come e quanto i rapporti politici, i cambiamenti sociali e culturali hanno mutato, a volte distrutto o comunque irrevocabilmente alterato nel tempo, le varie forme d'arte, la loro creazione, conservazione e rivalutazione.

Il convegno, che si terrà all'Istituto Lorenzo de' Medici nella chiesa templare di San Jacopo in Campo Corbolini, e al Kunsthistorisches Institut di Palazzo Grifoni, è organizzato dal Master of Arts in Museum Studies dell’Istituto Lorenzo de’ Medici e Marist College, in collaborazione con il Kunsthistorisches Institut e con il patrocinio del Comune di Firenze.

Negli ultimi decenni lo studio del rapporto tra imperi e oggetti d'arte è stato approfondito in merito al colonialismo britannico o all'Impero Romano, ma ancora ci sono pochissimi documenti sulla storia del collezionismo al di fuori della tradizione europea o relativa al periodo che precede il Rinascimento.

Questa conferenza si pone l'obiettivo di esplorare ampiamente l'espansione e la contrazione dei più grandi imperi del mondo e le conseguenze sulle raccolte d'arte, le collezioni e tutti i fenomeni collaterali di scambio culturale: dalle “bio-politiche” di raccolta nell'antica Mesopotamia alla Cina Imperiale, dalla Grecia ellenistica al Messico azteco, dalla filantropia imperiale di Napoleone al “bottino” d’arte del Terzo Reich, senza privilegiare particolari modelli politici e con la volontà di confrontare queste situazioni storiche tra di loro e con le tendenze imperiali contemporanee.

Mentre alcuni studiosi sostengono che il termine “Impero” non sia più applicabile alla situazione globale e transnazionale dell'attualità, altri lo hanno ridefinito in termini di capitalismo contemporaneo e di un ordine globale di sviluppo post-moderno. Attraverso l'indagine di esempi storici, analizzando tematiche come le pratiche di raccolta o spostamento delle opere d'arte e lo sviluppo dei musei, si spera che questo momento di studio contribuisca alla migliore comprensione del significato della parola “impero” dei nostri giorni.

Tra i partecipanti al convegno, oltre a Fabrizio Guarducci, Presidente Istituto Lorenzo de' Medici, Gerhard Wolf Direttore Kunsthistorisches Institut in Florenz, e Cristina Giachi, Vicesindaco Comune di Firenze, Zainab Bahrani, professoressa di Arte Antica e Archeologia del Medio Oriente della Columbia University di New York, Alain Schnapp, professore di Archeologia greca alla Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne, Caroline Vout, storica dell'arte esperta dell'Impero romano, Michèle Pirazzoli-t’Serstevens, studiosa dell'arte cinese, Enrique Florescano, storico messicano, Dominique Poulot, storico del patrimonio artistico e dei musei, Katia Dianina, esperta di arte russa e professoressa alla University of Virginia, Thomas DaCosta Kaufmann, professore di Arte e Archeologia alla Princeton University, Tapati Guha-Thakurta, esperta di arte e museologia indiana, Edhem Eldem, storico turco ed esperto dell'impero ottomano, Daniel J. Sherman, esperto di storia dei musei e dei monumenti nell'Europa moderna e negli Stati Uniti, Wendy Shaw, professoressa alla Freie Universität Berlin che si occupa di arte del mondo islamico.

Venerdì 6 novembre alle 21.00, presso il Conservatorio Luigi Cherubini, nell'ambito del congresso, si terrà un concerto di musica classica con brani tradizionali dell'impero ottomano eseguiti dall'Ensemble Marâghî e musica dell'impero asburgico, eseguita da un solista e da un gruppo da camera del Conservatorio.

L'ingresso alla conferenza è gratuito e non è richiesta alcuna registrazione.

Info: www.ldminstitute.com