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giovedì 28 marzo 2024

''La Meccanica dell'Amore'' di Alessandro Riccio con Gaia Nanni al Teatro di Rifredi

26-12-2015
Dal 26 al 29 Dicembre 2015, alle ore 21.00, al Teatro di Rifredi di Firenze sarà in scena lo spettacolo "La Meccanica dell'Amore" di Alessandro Riccio con Alessandro Riccio e Gaia Nanni.
La vecchiaia è il tema portante de “La meccanica dell’amore” di Alessandro Riccio, sempre più attento portatore di quel teatro sano che parla di sociale senza per questo essere pedante, petulante, lagnoso e didascalico. Tre profonde questioni compongono il tetris de La meccanica: il riciclo degli oggetti che non usiamo più, chiamalo consumismo, gli anziani da rottamare, le badanti ad accompagnarci nel fine vita.
Materia pulsante e viva che tutti tocca, ha toccato o toccherà. E Riccio ci mette del suo nell’affondare nella carne e nel magma del problema. Il ‘suo’ anziano è di quelli scorbutici e spettinati, burberi e antipatici per timore dell’altro, per (auto)emarginazione di fronte ai tempi che cambiano vorticosamente, che trova la salvezza nell’unica estrema difesa possibile: il barricarsi in casa attorniato ed accerchiato da tutte le sue cose di una vita, dove tutto ha un’anima, un respiro, un ricordo, anche se ormai offuscato e annebbiato. L’accumulo combatte anche la paura di morire, l’ammassare ci rende meno soli, più utili, con un posto nel mondo, padroni di qualcosa di cui possiamo disporre. Il nostro caro protagonista, Orlando, sempre furioso, deve essere aiutato a fare piazza pulita dei suoi ricordi, delle sue innumerevoli scatole di ciarpame e cose vecchie ed ormai inutili, altrimenti è già pronto per lui un posto alla Casa di Riposo. Al posto di una badante dell’Est arriva in soccorso un robot dal sapore di “Io e Caterina” di Alberto Sordi e qui comincia lo spettacolo nello spettacolo. Nella cornice degli infiniti oggetti accumulati in una vita, come se si fosse dentro il reality “Sepolti in casa”, la badante di latta (una Gaia Nanni che ironizza su gestualità, mimica scattosa e linguaggio stoppato e metallico, appunto) ingaggia un duello generazionale, dialettico e sintattico con l’attempato ma arzillo signore spigoloso.

Per ulteriori informazioni: www.teatrodirifredi.it