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martedì 16 aprile 2024

''Amici della Musica Firenze'': gli appuntamenti del weekend al Teatro della Pergola

16-01-2016
La tenerezza dell'infanzia e le inquietudini dell’adolescenza affiorano nella musica del programma ideato e interpretato dal pianista Andrea Lucchesini, protagonista dell’appuntamento di Sabato 16 Gennaio al Teatro della Pergola alle ore 16.00 a cura degli Amici della Musica Firenze. Un recital che esplora al pianoforte universi emotivi a tutti noti, fonte d’ispirazione continua per compositori d’ogni epoca: a cominciare da Robert Schumann, che nelle sue 'Kinderszenen op.15', delicate miniature fatte di toni ora fiabeschi ora giocosi, è il primo a osservare attraverso la musica la dimensione dell’infanzia. Dopo Schumann, ecco Chick Corea, che nei suoi 'Children’s Song' (raccolti nel 1984) realizza miniature per bambini con la libertà della scrittura jazz, mentre le successive sei brevi pagine di 'Children’s Corner' di Claude Debussy (dedicate alla figlia Emma) sono giocate fra l’illustrazione di atmosfere domestiche e le mode musicali, rivissute anche con raffinato gusto ironico, di quei primi anni del Novecento. Conclude il programma una scelta dai 'Preludi op.23 e op.32' di Sergej Rachmaninov.
“A questa esplorazione del mondo magico dell’infanzia – spiega Andrea Lucchesini – ho pensato di accostare una serie di brevi composizioni che mi paiono invece descrivere con intima adesione i tumulti dell’adolescenza. Nessun compositore a mio avviso ha saputo più di Rachmaninov dare voce alle passioni ed ai sommovimenti interiori che l’adolescenza porta con sé, e credo che questa capacità espressiva sia all’origine del successo duraturo di un musicista al quale la critica non ha risparmiato i suoi strali, profetando già molto tempo fa un destino di oblio a composizioni che invece sono entrate stabilmente nel repertorio dei pianisti”.

Domenica 17 Gennaio al Saloncino del Teatro della Pergola alle ore 21.00, dopo più di dieci anni di assenza, torna a suonare il Quartetto Foné, protagonista di un nuovo appuntamento con il ciclo "Il mondo del Quartetto". Nella formazione rinnovata (con Paolo Chiavacci e Marco Facchini violini e fondatori, ora assieme a Chiara Foletto alla viola e Filippo Burchietti al violoncello), il Quartetto Fonè torna a farsi apprezzare cimentandosi in due pagine e due autori che ne hanno felicemente segnato la carriera fin dagl’inizi: un dialogo fra Novecento e Ottocento di due capolavori estremi, l’amaro e mesto 'Quartetto n.6' di Bartók e il 'Quartetto op.132' di Beethoven, dove il contrappunto più rigoroso si sublima nella bellezza del canto.
Formatosi alla scuola di Franco Rossi, violoncellista del leggendario Quartetto Italiano, il Quartetto Foné si è perfezionato con storiche formazioni di riferimento come il Quartetto Borodin e il Quartetto di Tokyo, con il violoncellista del quale, Sadao Harada, ha anche inciso il Sestetto “Souvenir de Florence” di Čajkovskij. Attivo dal 1985, è presente nelle programmazioni dei maggiori centri concertistici italiani ed esteri, e collabora con artisti come il pianista Alexander Lonquich, l’oboista Hans-Jörg Schellenberger, il clarinettista Antony Pay. Nel suo repertorio, dove trovano spazio anche prime esecuzioni contemporanee, un posto di rilievo è dato proprio a Bartók e Beethoven, gli autori ai quali il Foné si è dedicato maggiormente di continuo approfondendoli in ammirati percorsi integrali.

Per ulteriori informazioni: www.amicimusica.fi.it

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