Città di Firenze
Home > Webzine > ''Dietro di me. Genealogie'' di Ernestina Pellegrini all'Archivio di Stato di Firenze
giovedì 28 marzo 2024

''Dietro di me. Genealogie'' di Ernestina Pellegrini all'Archivio di Stato di Firenze

06-05-2016

Venerdì 6 maggio, alle ore 9.30, l'Auditorium dell'Archivio di Stato di Firenze (Viale Giovine Italia, 6) ospita la presentazione del libro "Dietro di me. Genealogie. Le artiste surrealiste e altre storie" di Ernestina Pellegrini.
Introduce Rosalia Manno Tolu (Archivio per la memoria e la scrittura delle donne "Alessandra Contini Bonacossi"); interviene Beatrice Manetti (Univ. di Torino); letture Mariagrazia Carraroli.

"Dietro di me", pubblicato da Florence Art Edizioni, non ha nulla di autoreferenziale, è un gioco di specchi. Un po’ racconto critico, un po’ rigoroso studio di comparazione interdisciplinare. È un invito a entrare dentro un libro-miniera per esplorare questioni, temi e motivi che sono al centro della scrittura delle donne, in spazi e tempi diversi. A cominciare dalla ricostruzione e reinvenzione di mappe genealogiche. Quali genealogie? Quali antenate scegliere? È un invito a entrare sul terreno di una storiografia della interiorità. “Questa è la mia lettera al mondo che mai non scrisse a me” (E. Dickinson) ma è anche un invito, sulla scia di Angela Carter, a buttarsi dentro il brioso immaginario del “make believe”, dei trucchi, dei travestimenti. Ci si chiede: in quali forme alcune scrittrici hanno tentato di dire o di leggere il proprio complesso materno? Paradossi di maternità, fra politica dell’inconscio e prove di evasione... “Fammi nascere in qualcosa di vero” implora Anne Sexton. Come scrivono le donne – prima e dopo Kafka – la loro lettera al padre? E si va dalla lettera bianca di Emily Dickinson al pacchetto di rabbia di Adrienne Rich, fino al romanzo autobiografico inedito di Idolina Landolfi intitolato Quando ero mio padre. Tante storie, tanti destini, tanti “casi” letterari messi a fuoco in maniera originale, documentatissima, talvolta imprevedibile. Alla fine si incontrano le artiste-scrittrici delle avanguardie storiche: la futurista Enif Robert che mette in scena il proprio corpo malato e mutilato, in Ventre di donna, e le surrealiste Leonor Fini e Leonora Carrington che lanciano con disinvoltura la sfida del loro essere finalmente “apatride de moi-même”.

Ernestina Pellegrini insegna Letterature Comparate presso l’Università di Firenze. Fra le sue pubblicazioni: Necropoli immaginarie. Rappresentazioni della morte in Balzac, Flaubert, Zola, Dickens, Dostoevskij e Tolstoj (1996); La riserva ebraica. Il mondo fantastico di Arturo Loria (1998); Luigi Meneghello (2002); Epica sull’acqua. L’opera narrativa di Claudio Magris (nuova ed. accresciuta, 2003); Le spietate. Eros e violenza nella letteratura femminile (2004 e 2010); Altri inchiostri. Ritratti e istantanee di scrittrici (2005); Scritture femminili in Toscana (2007). Ha curato il Meridiano Mondadori delle Opere di Claudio Magris (2012). Nel 2013 esce Il grande sonno. Immagini della morte in Verga, De Roberto, Pirandello, Tomasi di Lampedusa, Sciascia, Bufalino (Florence Art Edizioni).

Info: www.FlorenceArtEdizioni.com