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giovedì 18 aprile 2024

''Maratona d'Orchestra'' del Conservatorio Cherubini al Teatro Verdi

13-05-2016
240 studenti del Conservatorio di musica Luigi Cherubini, dai 14 anni in su, si esibiranno in un doppio concerto sulle note di Haydn, Satie, Holst, Respighi e Fauré, venerdì 13 maggio presso il Teatro Verdi di Firenze (via Ghibellina n.99).

L’evento, dal titolo “Maratona d’Orchestra”, in ricordo di Ruth Pardo e Lara D’Angelo, si aprirà alle ore 17 con l’esibizione dell’Orchestra Sinfonietta, composta da 40 ragazzi, diretta dal M° Paolo Ponziano Ciardi, che interpreterà la "Sinfonia n.101 in Re maggiore" di Franz Joseph Haydn, la nona delle sinfonie londinesi dell’autore, conosciuta come "L'orologio", a causa del ritmo ticchettante del secondo movimento. A seguire, saranno eseguiti tre “Gnossiennes” di Eric Satie, brani scritti per pianoforte, che sono stati orchestrati per l’occasione dallo studente Gabriele Martinico.

La seconda parte del concerto, alle ore 21.00, vedrà esibirsi l’Orchestra Sinfonica del Cherubini (composta in questa sede da circa 70 elementi), insieme al Coro di 130 cantanti, diretto dal M° Francesco Rizzi. Insieme interpreteranno il “Requiem in Re Minore op.48 per soli, coro e orchestra” di Gabriel Fauré, con il soprano Stefanica Baitan e il baritono William Hernandez. Completano il programma “Lyric Movement per viola e orchestra” di Gustav Holst (con Marco Gallina alla viola) e “I Pini di Roma”, poema sinfonico composto nel 1924 da Ottorino Respighi. È uno dei capolavori della cosiddetta trilogia romana insieme a Le fontane di Roma e Feste romane; ciascun movimento descrive l'ubicazione di un gruppo di pini in Roma, nel corso delle ore della giornata.

Venerdì si esibiranno due Orchestre del Cherubini, formate da moltissimi ragazzi, di cui il 30-40% stranieri. Ad esempio quest’anno abbiamo inaugurato una collaborazione particolare con studenti provenienti dalla Cina, grazie al programma Turandot del Miur - dice il direttore d’orchestra, Paolo Ponziano Ciardi - Sono 35 anni che lavoro in Conservatorio, da dieci a Firenze, dove la mia attività prevalente si è concentrata sulla formazione dei ragazzi. Trovo una differenza notevole dagli anni in cui ho studiato io: grazie alla globalizzazione il palcoscenico con cui confrontarsi è diventato il mondo. Inoltre, prima era tutto molto complesso, a causa dei visti e permessi, invece ora l’offerta formativa è vastissima. Sono lontani i tempi in cui solo ricevere il piano di studi era complicato, dovevi scrivere per posta, non sapevi se te lo avrebbero mandato e c’era la barriera della lingua. Viviamo in un’epoca in cui non ci sono più frontiere, per questo i conservatori italiani devono essere concorrenziali”.

Aggiunge il direttore del coro, Francesco Rizzi: “L'esecuzione del “Requiem” di G. Fauré è affidata al Coro Sinfonico del Conservatorio; tale complesso conta più di cento elementi selezionati tra gli iscritti alle classi di canto e a tutte le tipologie di strumento, che hanno iniziato a studiare questa importante partitura a partire dal mese di febbraio. Il linguaggio che Fauré adotta nel musicare il suo Requiem, il cui testo ha costituito un notevole banco di prova per tutti i musicisti di ogni epoca, è assai particolare, penetrante ma fuori da ogni retorica, ricco di cromatismi eppure orecchiabile in tante sue delicate melodie, forte per la potenza di tanti passi drammatici e al tempo stesso dolce fino a diventare sensuale. Di conseguenza al coro è richiesta una grande duttilità vocale, una notevole padronanza nell’uso dei colori ed infine una notevole attenzione nel curare l’affinamento e la precisione dell’intonazione”.

Ingresso libero, serata di beneficenza per “Una Primavera per... il Sud Africa”, in favore del progetto “Cape traditional singers and brasa band” promosso dall’associazione Immaginarte e Musicfor Italia Onlus.