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giovedì 28 marzo 2024

''War Work: 8 Songs with Film'': prima mondiale di Michael Nyman in Sala d'Arme

20-09-2016
Pianista, compositore, autore, regista, fotografo: tante le anime del poliedrico Michael Nyman, artista inglese noto soprattutto al grande pubblico per aver composto alcune delle colonne sonore più belle della storia del cinema come quella del film "Lezioni di piano". Ma Nyman è molto di più e il pubblico di Firenze avrà la possibilità di scoprirlo grazie a uno degli eventi più attesi della lunga Estate Fiorentina 2016“WAR WORK: 8 Songs with Film”, la video installazione in prima mondiale che sarà visibile in Sala d'Arme di Palazzo Vecchio dal 21 al 23 settembre e inaugurata da una serata speciale (martedì 20 settembre, già sold out) nel corso della quale l'artista comporrà in tempo reale la colonna sonora dello stesso film.

L'evento fa parte della IX edizione del festival Firenze Suona Contemporanea ed è stato presentato dallo stesso artista presso il Museo Novecento insieme al curatore dell'Estate Fiorentina Tommaso Sacchi, dal direttore artistico del festival Andrea Cavallari e dal responsabile scientifico e del coordinamento del Museo Novecento Valentina Gensini. "Firenze Suona Contemporanea è da sempre un elemento importante della spina dorsale dell'Estate Fiorentina - ha dichiarato Sacchi - e quest'anno presenta un programma davvero unico che vede la presenza di un artista globale come Nyman, uno dei più straordinari compositori viventi. Palazzo Vecchio, il cuore della città di Firenze - ha concluso - si apre ad un'opera epocale che segna la linea del tempo della carriera di Nyman". 

"War Work", infatti, presenta un lato di Michael Nyman insolito ai più, ovvero quello di regista. Una sfaccettatura della sua carriera alla quale l'artista è molto legato: "Paragono il mio modo di fare il regista al lavoro di uno street photographer - ha spiegato Nyman - molta improvvisazione, nessuna preparazione o progetto. Mi baso su ciò che vedo e cattura la mia attenzione, ispirandomi poi delle immagini". 
Immagini. Proprio quelle che saranno centrali nell'installazione in Sala d'Arme: "Io vengo spesso associato al mondo del cinema - ha proseguito Nyman - e fin dal titolo volevo fosse chiaro che si trattasse di un lavoro prettamente visivo". 
"War Work: 8 songs with film" è una video installazione "dalle immagini molto forti", come anticipato dall'artista, basata su materiali di repertorio della Grande Guerra e dove ai corpi straziati dei soldati in Gran Bretagna, Francia e Germania, si alternano filmati fanatici della campagna di reclutamento, immagini del movimento Dada e testi di poeti espressionisti. 

Il progetto è nato due anni fa insieme a Max Pugh ed è basato su un intenso lavoro d'archivio: "Non abbiamo selezionato immagini di guerra - ha spiegato Nyman - ma quelle di uomini nella fase di preparazione al conflitto o ripresi nelle conseguenze, nei danni fisici e psicologici della guerra". In particolare, ad essere messa in primo piano, è la "contrapposizione tra, da una parte, la fragilità dell'uomo e i corpi mutilati e dall'altra, la guerra nei suoi aspetti più meccanici". Le immagini, di sicuro impatto emotivo, dialogheranno con la colonna sonora appositamente composta per il progetto e realizzata dal vivo da Michael Nyman durante la serata inaugurale di martedì 20 settembre. Le 8 Songs costituiscono un ciclo di melodie ispirate ai componimenti del poeta francese Gaston de Ruyter dal titolo "Chansons vieilles sur d’autres airs" ("Vecchie canzoni su altre arie"), mentre i testi sono stati scritti da poeti poco conosciuti della Prima guerra mondiale (gran parte dei quali ha perso la vita proprio durante il conflitto), tra cui David Bomberg, Isaac Rosenberg e Alfred Lichtenstein. 

Il film è stato realizzato nel 2014, ma quella che Firenze vivrà dal 21 al 23 settembre è una prima esecuzione mondiale: "War Work" verrà infatti presentato per la prima volta su sette schermi simultanei e per questo la Sala d'Arme di Palazzo Vecchio si presta ad esserne la sede ideale. "Ogni schermo mostrerà immagini contrastanti e omogenee - ha anticipato Nyman - ci saranno sia relazioni tra le immagini proiettate sui sette schermi, che narrazioni indipendenti tra il singolo schermo e la colonna sonora che interpreterò dal vivo". Un lavoro dalla tecnica assolutamente inusuale e "completamente diversa da quella che avrebbe realizzato un regista che non proviene dal mio mondo - ha affermato Nyman - il film, infatti, si basa un una struttura prettamente musicale e minimalista, dove le immagini si ripetono anche a distanza. Una cosa che un regista cinematografico non avrebbe mai fatto".

"War Work" ha già conosciuto sviluppi e cambiamenti, ma il suo processo di evoluzione è tutt'altro che concluso: durante l'incontro con la stampa, Nyman ha infatti svelato quello che sarà il prossimo step. "Voglio realizzare un'altra versione del film, questa volta portandovi dentro il Messico - ha annunciato l'artista, molto legato al Paese sudamericano. In particolare Nyman intende introdurvi uno degli episodi meno noti della prima guerra mondiale, ovvero il telegramma inviato dal ministro degli esteri tedesco Zimmermann all’ambasciatore tedesco in Messico von Eckardt, con cui ordivava di proporre al governo messicano un’alleanza contro gli Stati Uniti, promettendo la restituzione degli ex territori del Texas, Nuovo Messico ed Arizona.

In attesa di questa versione di "War Work", attualmente solo in cantiere, l'appuntamento è dal 21 al 23 settembre in Sala d'Arme; ingresso libero.

Per informazioni: www.firenzesuonacontemporanea.it - www.estatefiorentina.it 

di Alessandra Toni