Ospite dell'ultima rassegna di
Pitti Immagine Uomo,
Spike Lee debutta come
fotografo nella mostra "
Notes of freedom" al
Quarter (Viale Giannotti 81)
fino al 28 gennaio. Considerato il più grande cineasta afro-americano vivente e precursore del filone del cinema indipendente,
Lee è stato coinvolto nel progetto dalla Levi's Strauss Foundation mentre stava realizzando "When the Levee Broke", il suo documentario sull'uragano Katrina a New Orleans. L'idea di Spike Lee è stata quella d'interpretare il significato di libertà per i giovani che vivono in una città devastata terribilmente ma che, grazie alla loro capacità di recupero, alla loro energia e all'amore per la musica, riescono a superare le avversità.
I dieci ritratti in bianco e nero scattati all'inizio del dicembre 2005 in Bourbon Street, il quartiere francese della città, ritraggono i componenti del gruppo jazz "
Hot 8 Brass Band" che il regista aveva conosciuto in un precedente viaggio e dai quali era rimasto positivamente impressionato. La band, fondata nel 1995 da
Benny Pete, rappresenta secondo Spike lo spirito di una grande città americana ed è protagonista da oltre dieci anni della musica di strada di New Orleans. Nonostante abbiano perso tutto a causa dell'uragano dello scorso agosto questi ragazzi sperano in un futuro senza la povertà e, attraverso il
progetto di recupero "
Save Our Brass", hanno diffuso la loro musica tra gli evacuati, nei conteiner allestiti per l'emergenza e tra le varie comunità che hanno dato il loro aiuto ai cittadini di New Orleans.
di Andrea Palanti