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Questo è stato il mio viatico:
viaggiare per il mondo alla ricerca della verità". Tre mesi prima di morire,
Tiziano Terzani chiama il
figlio Folco a Orsigna, nella loro casa di montagna, per raccontargli la sua vita.
Padre e figlio si incontrano sotto un albero, unico testimone un registratore, e parlano della vita passata, delle passioni e dei divertimenti. Terzani racconta cose di cui prima non ha mai parlato: l'infanzia povera a Firenze e i primi passi nel mondo del giornalismo. I grandi momenti della sua vita si alternano ai ricordi personali di viaggi avventurosi in zone proibite, di incontri con spie, e di passioni che lo hanno portato a collezionare migliaia di libri, statue tibetane e gabbie piene di uccelli esotici. Ed è così che parola dopo parola, ricordo dopo ricordo, Terzani si mostra in tutta la sua pienezza.