Nell'ambito delle celebrazioni per il millennio del Castello di Monsummano (PT), il MAC (Museo di Arte Contemporanea e del Novecento, Villa Renatico Martini, Via Gragnano 349) ospita fino al 25 giugno la mostra "Misure del tempo", curata da Giovanna Uzzani. Alla base del progetto figura la volontà di rendere chiari quei valori caratteristici del territorio che hanno costituito l'identità del luogo nel corso della sua storia, anche attraverso la presentazione dei nuovi allestimenti del museo riaperto la scorsa estate. Ad ognuno dei valori individuati corrisponde quindi una sala e al suo interno è presente l'installazione di uno degli artisti: Emanuele Becheri, Antonio Catelani, Fabio Cresci, Connie Dekker, Paolo Fabiani, L. Addo Trinci. Le tematiche rappresentate sono pietra, acqua, ceramica, ex-voto, pesca nel padule e lavoro artigianale femminile, tutti motivi che hanno determinato la cultura, l'economia e il paesaggio di Monsummano. La pietra è collegata all'attività estrattiva e alla presenza di cave; l'acqua è quella termale delle grotte e delle piscine; la ceramica è documentata fin dai tempi degli etruschi; il culto popolare della Madonna miracolosa si era diffuso nel Seicento con gli ex-voto della basilica di Maria Santissima della Fontenuova; il padule è il luogo dove si erano sviluppate le attività di caccia e di pesca; infine gli opifici e il lavoro artigianale prevalentemente femminile almeno in molti settori della manifattura. Villa Renatico resta aperta al pubblico lunedi dalle 9 alle 12, mercoledi, giovedi e venerdi dalle 16 alle 19, sabato e domenica dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19.
di Andrea Palanti