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venerdì 19 aprile 2024

Giardini in Toscana, fotografie di Massimo Listri

22-06-2006
Il giardino come luogo paesaggistico legato a celebri ville toscane è il protagonista degli scatti di Massimo Listri, presentati in una mostra a Palazzo Medici Riccardi fino al 16 luglio. L'itinerario inizia illustrando particolari di alcune ville medicee come Castello, il cui giardino è sviluppato su tre terrazze sovrapposte ed ospita uno dei primi esempi manieristi, la  grotta del Giambologna con animali scolpiti in marmi policromi; Pratolino, dove il Manierismo trionfa con l'opera di Bernardo Buontalenti; Boboli, il giardino celebrativo della casata organizzato per le esigenze della corte con interventi iniziali del Tribolo e poi del Vasari e del Buontalenti. Nel XVII secolo  comincia a pevalere uno stile del giardino definito "alla francese" dominato da grandi scenografie che approda in Toscana nella Lucchesia (Villa Torrigiani e Villa Mansi a Capannori) e a Pescia (Villa Garzoni). Nel corso del Settecento e per tutto il secolo seguente l'influenza inglese del romanticismo letterario e pittorico comincia a diffondersi rapidamente (Orti Oricellari a Firenze, Villone Puccini a Pistoia, Villa Roncioni a Pisa). Tra i giardini toscani del Novecento e in maniera particolare della seconda metà una vera novità è il fiorire dei parchi di sculture da quello dedicato a Pinocchio a Collodi fino ai più recenti Giardini di Daniel Spoerri a Seggiano e di Niki de Saint Phalle a Capalbio con un'ambientazione naturale popolata da statue. L'esempio più famoso resta il Giardino di Celle a Santomato, un parco romantico d'impianto ottocentesco con laghetto e sentieri a serpentina  che accoglie una vasta collezione di oltre trenta opere di artisti contemporanei di fama mondiale.

di Andrea Palanti