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venerdì 29 marzo 2024

Apre ''GalLibreria Centro Di'', un nuovo spazio a Firenze per i libri e per l'arte

20-06-2018
Il Centro Di, la storica casa editrice fiorentina fondata nel 1968 da Alessandra e Ferruccio Marchi, inaugura mercoledì 20 giugno 2018 la sua sede rinnovata in via dei Renai 20r e lo fa nel nome della sua altra grande vocazione oltre all’editoria, l’attività libraria specializzata, aprendo GalLibreria Centro Di.

La casa editrice dispone di un archivio ricchissimo, eredità della storica libreria di piazza de’ Mozzi chiusa alla fine degli anni Novanta: oltre 25.000 titoli tra volumi d’arte, architettura, arti decorative, archeologia, cataloghi di mostre e libri d'artista pubblicati in tutto il mondo fra gli anni Sessanta e Ottanta. E da oggi la GalLibreria, sotto la guida di Ginevra Marchi, proporrà, insieme alla vendita delle edizioni Centro Di, una serie di mostre tematiche sui libri e con i libri. Sei esposizioni all’anno che prenderanno spunto proprio dai volumi dell’archivio storico, catalogati in sezioni tematiche, a cui si aggiungeranno opere di collezionisti privati e nuove edizioni nazionali e internazionali, con il preciso intento di comporre una ideale bibliografia del tema proposto, partendo dal passato e arrivando fino agli esiti più recenti. Seguendo l’idea di contribuire a promuovere intorno al libro un movimento di artisti, collezionisti, editori, appassionati, studiosi, la GalLibreria intende proporre un lavoro di selezione di libri fruibile da un pubblico variegato, lavoro che torna ad essere importantissimo in un momento in cui la velocità e la facilità di accesso alle informazioni non è sempre garanzia di qualità nella fruizione di argomenti, testi e idee.  

La prima mostra, che si aprirà contemporaneamente all’inaugurazione della GalLibreria, si intitola Centro Di & Guests: Zona Archives. Libri d’artista - Artists’ books 1960>2018 e sarà incentrata appunto sui libri d’artista. Gli esemplari esposti offriranno un’incursione fra le modalità con cui gli artisti, dagli anni Sessanta al Duemila, hanno scelto il libro come mezzo di espressione, utilizzandone forma e struttura e trasformando l’oggetto in lavoro artistico e opera d’arte.

Tra le prossime mostre sono previste, ad ottobre, un’esposizione dedicata al rapporto fra il collezionista e l’artista, in questo caso fra la famiglia Zattoni e il noto esponente francese di Fluxus Ben Vautier e, a dicembre, una mostra che avrà come tema l’ornamento.

I libri selezionati per le esposizioni saranno in vendita nella GalLibreria in occasione delle inaugurazioni delle mostre e per tutta la loro durata. Da settembre saranno acquistabili anche online sul sito www.centrodi.it 


La mostra
Centro Di & Guests: Zona Archives. Libri d’artista - Artists’ books 1960>2018, che resterà aperta sino al 20 luglio (da lunedì al venerdì dalle 11 alle 18, il sabato su appuntamento), propone una scelta di significativi esemplari di libri d’artista provenienti dall’archivio della libreria e realizzati negli anni Sessanta e Settanta, anni cui il Centro Di era all’apice della sua attività libraria. Per completare la mostra con libri più recenti, in un percorso che arriva fino ai giorni nostri, il Centro Di ha invitato Maurizio Nannucci a presentare, come guest di questo primo appuntamento, una sua selezione dalle raccolte di Zona Archives relativa soprattutto al periodo che va dagli anni Ottanta fino a oggi.
Il tema del libro d’artista è presentato in circa 200 titoli e autori tra cui Stefano Arienti, James Lee Byars, Giuseppe Chiari, Hans-Peter Feldmamn, Gilbert & George, Ketty La Rocca, Sol LeWitt, Jonathan Monk, Maurizio Nannucci, Olaf Nicolai, Yoko Ono, Giulio Paolini, Dieter Roth, Ed Ruscha, Rirkrit Tiravanija, Andy Warhol, Lawrence Weiner, solo per citarne alcuni. Il libro d’artista, argomento affascinante e per certi aspetti controverso lungi dall’esaurirsi con una singola mostra e in un’unica proposta di vedute, sarà oggetto di altre esposizioni che si avvicenderanno con variazioni sul tema.
Maurizio Nannucci, uno dei protagonisti dell’arte italiana degli ultimi decenni, esplora nel suo lavoro le complesse relazioni tra arte, linguaggio e immagine, creando inedite proposte concettuali, caratterizzate dall’utilizzo di media diversi: neon, fotografia, video, suono, edizioni e libri d’artista.
Zona Archives è un work in progress che Nannucci porta avanti dalla seconda metà degli anni Sessanta, parallelamente alla sua ricerca artistica. Zona Archives ha sviluppato e proseguito l’attività svolta dal 1974 al 1985 in via San Niccolò 119 da Zona non profit art space, che è stato uno dei più importanti e stimolanti spazi autogestiti da artisti promuovendo pratiche sperimentali e interdisciplinari e producendo oltre 300 tra mostre ed eventi.
L’archivio raccoglie oggi circa 30.000 documenti dell’arte degli ultimi cinquant’anni con fondi riguardanti la poesia concreta, i libri e i dischi d’artista, la small press scene e gli ephemera.
Organizza inoltre esposizioni dei materiali d’archivio ed eventi in collaborazione con musei, biblioteche e istituzioni pubbliche a livello internazionale, come la recente installazione sonora “ZonaRadio” all’HangarBicocca e la mostra “About Concrete Poetry”, attualmente in corso al Mamco di Ginevra.

La storia del Centro Di
da A. Salvadori, in A misura di libro. 50 anni di edizioni Centro Di 1964/2014, catalogo pubblicato in occasione della mostra (Firenze, Museo Marino Marini, 1 marzo-26 aprile 2014), Centro Di, Firenze 2014
“1968, nasce il Centro Di, Centro di Documentazione Internazionale sulle arti, e Alessandra e Ferruccio Marchi da qualche anno stanno già facendo libri: storici dell’arte come Carlo Ludovico Ragghianti e architetti come Lorenzo Papi avevano realizzato con loro due importanti cataloghi, Arte Moderna in Italia 1915-1935 il primo, Forma e Verità 1 il secondo, nei quali chiaramente si possono leggere i prodromi di quella che sarebbe stata una delle case editrici più interessanti del panorama internazionale. A questa impresa, Alessandra e Ferruccio vollero affiancare un'importante esperienza che si tradusse in un gesto: aprire una libreria, che molti tuttora ricordano come uno dei luoghi cruciali in Italia per la diffusione del libro d’arte e d’artista. Apparve allora evidente come la passione per i libri fosse il motore che bruciava tutte le loro energie e come tale passione fosse tradotta in produzione e diffusione della cultura. Centro Di in quegli anni, volle dire arte contemporanea internazionale che approdava a Firenze e in Italia, volle dire un catalogo dettato da scelte editoriali ben precise con collaborazioni destinate a entrare nella storia dell’editoria, dell’arte e del design, volle dire molteplicità di linguaggi che confluivano in un'unica sorgente, quella della visione e della creatività degli editori. […] un grande gesto è stato quello dell'apertura della libreria dove era possibile trovare il meglio di ciò che allora veniva pubblicato; tutto sistematizzato attraverso una concezione di catalogo che Alessandra Marchi aveva iniziato a elaborare durante i suoi anni di studio californiani. È impressionante ciò che fu possibile trovare allora alla libreria Centro Di – che rifletteva in toto le scelte rigorose e innovative dell'omonima casa editrice – partendo dall'arredamento: mobili bianchi disegnati appositamente per il negozio, realizzati da Gavina, arrivando fino al catalogo a stampa dei titoli a disposizione del pubblico. […] L’impegno culturale del Centro Di si è manifestato anche attraverso la pubblicazione di libri ispirati ad una rilettura in chiave arganiana della storia dell’arte e la realizzazione di cataloghi irripetibili, quasi gesti epici, come quello dedicato alla collezione degli Uffizi.
Va da sé che chi volesse conoscere in tempo reale la sequenza dell’arte del secondo ’900 non può esimersi dal conoscere il catalogo del Centro Di, dove mai è venuta meno la vera grande passione, la voglia e la necessità di pubblicare e distribuire libri d'arte e d’artista, ad ogni costo.”

Per maggiori informazioni: www.centrodi.it