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venerdì 29 marzo 2024

"Dove può andare la mente quando il corpo è prigioniero", incontro alla Biblioteca Umanistica

03-12-2019

Un’occasione per capire “Dove può andare la mente quando il corpo è prigioniero”, come recita il titolo dell’incontro, a tu per tu con l’autore dell’autobiografia «politicamente scorretta», «senza falsi pietismi» e ricca di lucide e spietate «riflessioni sociali e politiche» di un uomo nato con grave disabilità fisica ma capace poi di andare a vivere lontano dalla città d’origine e laurearsi in informatica.

E’ l’evento che la Fondazione il Fiore di Firenze organizza martedì 3 dicembre, “Giornata internazionale delle persone con disabilità”, alle 16 presso la Biblioteca Umanistica dell’Università di Firenze (piazza Brunelleschi n. 3-4). Un incontro con Costanzo Ferraro, ingegnere informatico residente a San Giuliano Terme affetto sin dalla nascita (a Pian di Sorrento) da tetraparesi spastica distonica, a partire dal suo libro autobiografico ‘Cimettolafaccia’, scritto insieme a Silvia Lavalle e pubblicato nel 2014 nella collana “Gli Asteroidi” della sezione Narrativa di Valigie Rosse Edizioni: una casa editrice focalizzata su poesia, musica, arte marginale (outsider art) e promozione culturale. All’incontro, che si aprirà col saluto di Floriana Tagliabue, direttore della Biblioteca Umanistica, interverranno Teresa Bonaccorsi, dirigente scolastico nell’Istituto Toniolo di Pisa, Maria Luisa Chiofalo, professore associato al Dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa e la psichiatra e psicoterapeuta Marina Zazo. Moderatrice Maria Giuseppina Caramella, presidente della Fondazione il Fiore. Ingresso libero.

«Quando nella redazione di Valigie Rosse è arrivato ‘Cimettolafaccia’, presentato come autobiografia di un ingegnere, ha prevalso lo scetticismo – si legge nella scheda del libro -. Letta la prima riga, però, ci si è resi conto che non si trattava di una storia qualunque. Nato nel 1971 a Piano di Sorrento, in seguito ad alcune complicanze del parto, da sempre Costanzo Ferraro convive con una disabilità fisica, ma fin dalla sua nascita, di pari passo con le delusioni e i dolori, scorrono impegno e luce a non finire, che hanno portato Costanzo a diventare un ingegnere informatico. Costanzo racconta una storia che ha dell’incredibile, parla della sua città, della formazione scolastica, le prime cotte, la volontà di fare l’università… ‘Cimettolafaccia’, redatto da Silvia Lavalle, riflette un modo di pensare scientifico e limpidissimo, applicato, con partecipe stridore, non ai numeri, ma all’esigenza interiore di non cedere al male. L’autore, come un burattino tirato da fili impazziti, sa di avere a sua disposizione solamente la sua testa ed è con questa e con una grande intransigenza verso di sé che affronta la sua vita. ‘Cimettolafaccia’ è la storia di un uomo nato asfittico che vuol respirare per dire ciò che pensa, senza cedere ossigeno a pietismi o compassioni, e arrivando al punto di farsi paura da solo nei momenti decisivi della sua vita».

Costanzo Ferraro nasce nel 1971 a Piano di Sorrento. Nella splendida Capri matura la volontà di evadere e raggiungere la “rossa” Toscana. Nel 1999 si laurea in Scienze dell’Informazione. Silvia Lavalle, invece, spezzina classe 1970, si laurea per sbaglio in Giurisprudenza, ma scrive da sempre. Dal loro incontro avvenuto nel 2010 nasce questo libro. 

Per ulteriori informazioni, Fondazione il Fiore. Tel.: 055-225074