"Aire libre" è il primo romanzo di Hermann Bellinghausen, "il cronista degli indios". Inviato in Chiapas del quotidiano messicano La Jornada, il primo giornalista a intervistare il Subcomandante Marcos, leader dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (ELZN). Tra i più attenti analisti delle vicende degli indios che nel 1994 si sono ribellati contro la loro situazione di miseria, anora oggi continua a raccontare le difficili condizioni di vita delle popolazioni indigene chiapaneche. I suoi articoli sono regolarmente tradotti in Italiano da numerosi siti d’informazione e da alcune riviste. Bellinghausen è anche autore della raccolta di racconti El telar de los gallos. "Aire libre" (ed. Caminito) è un lungo viaggio dall’Europa al Messico, sulle orme del nonno, e dall’infanzia all’età adulta, insieme all’io narrante: il primo giorno in una scuola nuova, l’iniziale approccio con l’amore, gli affetti familiari o la descrizione di alcuni parenti un po’ folcloristici. In "Aire libre", narrato attraverso gli occhi di un ragazzino, anche le più banali vicende quotidiane diventano incredibili e poetiche avventure, senza dimenticare il contesto storico - il Messico degli anni ’60. "Aire libre" è un omaggio alla memoria e al periodo fantastico (perché pieno di fantasie e di interpretazioni fantasiose) di una fanciullezza vissuta in una Città del Messico dalle atmosfere insieme esotiche e industriali. Il libro viene presentato a Firenze mercoledì 7 febbraio, alla Libreria Edison (p.zza della Repubblica). Interviene, tra gli altri, Emiliano Frutta Wass, Antropologo dell’Universidad Autónoma Metropolitana di Città del Messico.