Un
filo spinato che separa la scena dalla platea, una struttura a due piani con
cinque celle e l’ora
d’aria: qui,
tra lo sporco ed il fango, vivono le loro esistenze solitarie i criminali,
in un’atmosfera poetica ed eroica, pulsanti di vita e di sesso. E' lo spazio scenico in cui si svolge "Il
ragazzo criminale", spettacolo ideato e diretto da
Lorenzo Bazzocchi ed ispirato al film "
Un Chant d’amour" di
Jean Genet del 1950: uno spettacolo dal fascino oscuro e violento in cui
è proprio l’orrore dello sporco e del tetro ad esaltare ambigui carcerati che finiscono per apparire sotto la lente della santità; l’uomo che li osserva, il loro aguzzino, non è altro che un traghettatore della loro umanità, verso l’altrove, verso il luogo dove la violenza del sistema che li affligge sembra schiantarsi, fino a perdersi in un canto d’amore: "II ragazzo criminale é colui che ha forzato una porta che conduce a un luogo proibito. Egli vuole che questa porta si apra sul più bel paesaggio del mondo: esige che il carcere che si è guadagnato sia feroce. Che sia degno, insomma, degli sforzi che ha fatto per conquistarlo”. Lo spettacolo, messo in scena da
Masque Teatro, sarà
in scena il 24 e il 25 febbraio alle 21 al Teatro della Limonaia di
Sesto Fiorentino (v. Gramsci 426) nel quadro della rassegna "
Tremori", dedicato alle forti emozioni contrastanti: incubi e solitudini, sesso ed erotismo, amore e odio, intrighi e desideri.
Info: tel. 055-440852, www.teatrodellalimonaia.it