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venerdì 26 aprile 2024

Fabbrica Europa: "Slittamenti", la performance di Cristina Caprioli al PARC di Firenze

03-10-2020
Sabato 3 ottobre 2020 alle ore 18.00 al PARC Performing Arts Research Centre Firenze (Piazzale delle Cascine 7) verrà presentato "Slittamenti", la performance del Festival Fabbrica Europa che sarà il frutto del lavoro della Masterclass intensiva ideata e condotta da Cristina Caprioli, coreografa e studiosa italiana residente in Svezia, con la partecipazione curatoriale di Pietro Gaglianò, critico d’arte ed esperto delle politiche del corpo.

Durante la Masterclass, in programma dal 27 settembre al 3 ottobre, quattro coreografi presenteranno un proprio assolo propenso ad assumere nuove forme. Attraverso il confronto di 8 danzatori/performer e 4 artisti visivi/teorici il progetto mostrerà la coreografia come linguaggio in continuo slittamento, pronta a deviare dalla propria disciplina, a navigare in spazi sconosciuti, a lasciare il proprio territorio per abitare la molteplicità. Nel giorno conclusivo, verrano presentati al pubblico gli esiti del percorso d’indagine nella loro forma aperta.

Cristina Caprioli, nata e cresciuta in Italia, dopo aver danzato in Germania e Stati Uniti, dal 1983 è residente a Stoccolma dove negli anni '90 fonda la Compagnia indipendente CCAP, ancora oggi base di tutto il suo lavoro. Figura di spicco della scena artistica scandinava, si dedica alla coreografia in varie forme e vari formati, come spettacoli, installazioni, esposizioni, film, festival e pubblicazioni. Ogni progetto è una ricerca a lunga scadenza che procede parallela a “community projects”, tournée nazionali e internazionali e attività pedagogiche. Cristina Caprioli è stata Professore di Coreografia all’Università di Danza e Circo di Stoccolma. Nel corso della sua carriera ha ricevuto numerosi e prestigiosi premi. Autrice di lavori che scardinano le convenzioni linguistiche e percettive della danza, è attiva anche come teorica e curatrice di progetti.

Pietro Gaglianò, critico d’arte e curatore, approfondisce il rapporto tra l’estetica del potere e le contronarrazioni agite dall’arte, prediligendo il contesto urbano e sociale con una particolare attenzione per i sistemi teorici della performance. Nei suoi libri e nelle sue mostre è centrale la sperimentazione di formati ibridi tra arte e scienze sociali per coltivare la percezione politica dello spazio pubblico e della comunità. Insegna in istituzioni italiane e statunitensi ed è attivo in progetti e reti internazionali che sperimentano pratiche di arte e pedagogia non formale per l’educazione contro la discriminazione.

Ingresso gratuito su prenotazione : tel. 055 365707

Per maggiori informazioni: www.fabbricaeuropa.net


C.O.