Di pasta in Italia ne viene prodtta in quantità industriali e di tutte le qualità. Ma c'è un tipo di pasta del tutto "particolare": è quella prodotta dalla cooperativa Placido Rizzotto-LiberaTerra con il grano coltivato sui terreni confiscati ai boss mafiosi nei comuni dell'entroterra palermitano. Un'iniziativa importantissima per la Sicilia e per l'Italia intera, che si è concretizzata grazie all'impegno di Libera Associazioni presieduta da don Luigi Ciotti. A raccontare questa esperienza di impegno civile ed esempio di legalità organizzata in alternativa alla criminalità organizzata - è ora un libro "Le mani in pasta" (Editrice Consumatori) realizzato da Carlo Barbieri, che sarà presentato dall'Autore e dai ragazzi dei campi di lavoro in Sicilia insieme a Maurizio Pascucci. Appuntamento è per martedì 17 aprile alle 17,30, presso la Libreria Libri Liberi (v. San Gallo 25 rosso a Firenze). Saranno presenti Vanna Van Straten (presidente di Libera Toscana), Daniela Mori (Coop Italia), Eros Cruccolini (Presidente del Consiglio Comunale) e Gianluca Faraone (Presidente della rete delle cooperative che lavorano sui terreni confiscati). La pasta, insieme ad altri prodotti della cooperativa Placido Rizzotto, sarà in vendita insieme al libro.