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venerdì 29 marzo 2024

Dalida 20 ans deja

07-05-2007

I genitori erano originari di Serrastretta (Catanzaro) ma lei nacque nel 1933 in Egitto alle porte del Cairo. Iolanda Cristina Gigliotti, in arte Dalida, divenne una icona della musica del Novecento. In ex-aequo con Tino Rossi, nel 1959 ottiene l'Oscar della canzone ed un anno dopo riceve l'Oscar di Radio Monte Carlo come vedette preferita dagli ascoltatori, nonche' il Gran Premio della canzone per l'interpretazione in francese di Romantica, la canzone vincitrice del Festival di Sanremo 1960. Nel 1961 è con Charles Aznavour che vince l'Oscar per la canzone, precedendo Gloria Lasso ed Edith Piaf. Nel 1964 è la prima donna a vincere il disco di platino per aver venduto più di 10 milioni di dischi e, sempre nel 1964, segue il Tour de France (vinto da Jacques Anquetil), cantando più di 2.000 canzoni lungo 29.300 km. Compagna di Luigi Tenco fu lei a trovarlo il 27 gennaio del 1967 riverso a terra nel suo camerino del Festival di San Remo. Il 4 agosto 1968 Dalida diventa bionda: data mitica nell'evoluzione artistica della cantante, il cambio di colore dei capelli segna anche l'inizio di un nuovo repetorio musicale e di un nuovo stile, del suo trasformarsi da cantante di grande successo a vera e propria icona e diva. A questa bionda diva è dedicata la mostra fotografica “DALIDA 20 ANS DEJA”, al Piccolo Cafè in Borgo S.Croce 23/r (aperto tutti i giorni dalle 19,30 alle 3,00). Nel ventesimo anniversario dalla sua morte è Demetrio Papagni, appassionato estimatore della cantante,ad inaugurare una mostra in sua memoria. Classe ’65, Demetrio Papagni lasciò l’Italia da bambino per trasferirsi con i genitori emigranti in Belgio. Fu a 9 anni a Bruxelles che ascoltò il primo 45 giri di “Parole Parole”, disco in cui Dalida duettava con Alain Delon: da quel momento si innamorò della sua voce ed in particolar modo delle melodie risalenti al suo primo periodo artistico, dato che gli ricordavano le sue origini italiane. La sua vastissima collezione di reperti storici e biografici riguardanti l’artista sarà in mostra fino al 20 Maggio. Si potranno così ammirare 17 pannelli di dimensioni miste (fino ad 1 metro e mezzo di altezza) con le gigantografie di Dalida, sia in bianco e nero che a colori, alcune sagome in legno a grandezza reale, molti vinili e nastri introvabili risalenti al primo periodo della sua carriera ed una buona parte di rassegna stampa dell’epoca.