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giovedì 28 marzo 2024

Il "Patto per la lettura" della Città di Firenze

20-01-2021
Firenze ha adottato, attraverso una delibera dell’assessore alla cultura Tommaso Sacchi, il "Patto per la lettura", un documento nato per promuovere la lettura come diritto fondamentale di tutti i cittadini e come strumento insostituibile di accesso alla conoscenza e di crescita personale e collettiva per poter esercitare una cittadinanza piena e responsabile. Una alleanza che coinvolge tutti i soggetti della filiera del libro operanti a Firenze e ha lo scopo di creare una rete cittadina di collaborazione permanente che si impegni per ideare e sostenere progetti condivisi che rendano la lettura un’abitudine sociale diffusa e un fattore di promozione del benessere individuale e sociale: tra le attività previste ci sono il sostegno alle biblioteche e alle rassegne letterarie, la diffusione del bibliobus e degli scambi di libri nei luoghi di socialità, l’aiuto per i più fragili ad accedere ai libri, la programmazione di attività per bambini anche nelle scuole.

Una recente ricerca dell’Osservatorio di impresa cultura Italia-Confcommercio in collaborazione con Swg ha messo nero su bianco il crollo dei consumi culturali nell’ultimo anno a causa della pandemia - dichiara l’assessore Sacchi - eppure la lettura è uno dei pochi settori che continua non solo a tenere ma a crescere. Mi sono battuto senza sosta per la riapertura in sicurezza delle biblioteche perché credo che proprio la lettura e i libri siano una fonte imprescindibile e democratica di sapere e conoscenza”. “Questo Patto - aggiunge Sacchi - è una straordinaria occasione per tutti coloro che hanno a cuore la lettura e vogliono promuoverne la diffusione in tutti gli ambiti, dalla scuola agli eventi”.

Con il Patto per la lettura i firmatari si propongono di realizzare undici obiettivi:
1) avvicinare alla pratica della lettura gli utenti potenziali e i non lettori, rafforzare le abitudini dei lettori abituali e rendere tutti quanti propagatori del piacere di leggere. Per questo le biblioteche insieme alle associazioni culturali e alle associazioni “amiche delle biblioteche” sostengono pratiche di ascolto,biblioteche viventi, lettori volontari, gruppi di lettori anche ad alta voce, circoli di lettura e neincoraggiano la creazione di nuovi;
2) promuovere la lettura nei quartieri della città per farla entrare nella quotidianità delle persone anche attraverso la costruzione e valorizzazione di presidi diffusi come: le soste del Bibliobus, i punti di lettura nei centri commerciali, i bookcrossing e i punti prestito nei condomini, nelle piazze, nei parchi e inluoghi inconsueti solitamente dedicati al piacere e allo svago, in modo da poter incontrare nuovi pubblici, più svantaggiati e meno abituati a riconoscere nella lettura un valore positivo per la vita delle persone. Oltre alla lettura questi luoghi favoriscono l’interazione e lo scambio di opinioni e di esperienze fra persone appartenenti a culture diverse per provenienza, ceto sociale, esperienze, genere e età;
3) sostenere i cittadini in difficoltà con attività e servizi per facilitare l’accesso e la fruizione della lettura, anche digitale, nelle carceri, negli ospedali, nelle case di riposo e a domicilio. In questi ambiti la pratica della lettura favorisce la coesione sociale e il benessere individuale;
4) promuovere servizi speciali per persone con disabilità motorie e sensoriali, l’integrazione di personecon difficoltà di apprendimento e il coinvolgimento delle generazioni, con una specifica attenzione agli anziani;
5) attivare politiche culturali di contrasto alla povertà educativa anche con progetti di inclusione sociale dei nuovi cittadini e strategie di promozione di pratiche di educazione permanente e alfabetizzazione, anche digitale;
6) rafforzare il legame con le scuole e con l’Università degli Studi di Firenze, i dipartimenti e i centri di ricerca ad essa collegati per promuovere la lettura per tutto l’arco della vita;
7) leggere dalla prima infanzia consente di sviluppare meglio e più precocemente la comprensione del linguaggio, la capacità di lettura e stimola la fantasia e l’immaginazione;
8) programmare attività e percorsi di aggiornamento e di formazione per operatori, bibliotecari, insegnanti, educatori e professionalità afferenti alla filiera del libro;
9) sperimentare l’utilizzo di nuove tecnologie e pratiche di innovazione digitale legate alla lettura; fornire elementi di cittadinanza digitale finalizzata alla partecipazione attiva alla vita democratica; promuovere competenze digitali e tecniche di educazione all'informazione (information literacy) anche per combattere e arginare il linguaggio d’odio, la disinformazione e la diffusione di notizie false;
10) incentivare i servizi di conservazione e fruizione del patrimonio bibliografico cittadino, prestando particolare attenzione alla documentazione locale, testimonianza della storia e della cultura della città per custodire e tramandare la memoria;
11) organizzare attività, rassegne, incontri, festival, fiere che creino momenti di contatto e condivisione tra i vari attori della filiera del libro (lettori, autori, traduttori, librai, bibliotecari), valorizzino il potenziale aggregativo della lettura intesa come esperienza collettiva sperimentando nuovi approcci alla promozione della lettura, e sostengano la creatività.

Le attività di promozione e sensibilizzazione da realizzare affronteranno temi di interesse pubblico, questioni di genere, razzismo, discriminazione, disuguaglianza, salute e ambiente e sono improntate all’inclusività, all’accessibilità, alla promozione della pace e del dialogo interculturale. Prevista anche la nascita di un Tavolo di coordinamento con finalità di progettazione, aggiornamento e monitoraggio a cui sono invitati a partecipare tutti i soggetti firmatari.

L’adesione al Patto per la lettura è aperta a istituzioni culturali, soggetti pubblici e privati, associazioni, biblioteche, librerie, case editrici, scuole, università, fondazioni e tutti i soggetti operanti nella filiera del libro. Per aderire al Patto è necessario compilare lo specifico modulo firmato dal legale rappresentante e inviarlo a pattoperlalettura@comune.fi.it 

Il Patto per la lettura è anche una delle tappe necessarie per consolidare la qualifica di “Città che legge” che Firenze ha ottenuto nel 2020. Il titolo è stato conferito dal Centro per il libro e la lettura, d’intesa con l’ANCI, per promuovere e valorizzare quelle amministrazioni comunali impegnate a svolgere con continuità sul proprio territorio politiche pubbliche di promozione della lettura.

Il Patto per la lettura è online: https://www.comune.fi.it/system/files/2021-01/Patto%20lettura%20Firenze.pdf 

Per maggiori informazioni: https://cultura.comune.fi.it/pagina/patto-la-lettura