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venerdì 29 marzo 2024

"Resisting the Trouble", mostra a cura di Leonardo Bigazzi alla Manifattura Tabacchi di Firenze

03-05-2021

Martedì 4 maggio 2021 aprirà a Firenze la mostra "Resisting the Trouble – Moving Images in Times of Crisis" a cura di Leonardo Bigazzi. Allestita negli spazi di Manifattura Tabacchi, ex fabbrica di sigari, oggi al centro di un importante progetto di rigenerazione urbana, la mostra rimarrà visitabile fino al 4 giugno 2021. Prodotta e organizzata da Lo schermo dell’arte con NAM – Not A Museum, il programma d’arte contemporanea di Manifattura Tabacchi, la mostra inaugura una collaborazione tra le due istituzioni che proseguirà anche con la 14a edizione del Festival che si terrà nel prossimo autunno dal 10 al 14 novembre 2021.

Resisting the Trouble – Moving Images in Times of Crisis presenta le opere realizzate dai 12 artisti partecipanti alla nona edizione di VISIO-European Programme on Artists’ Moving Images, un progetto di ricerca e residenza dedicato ad artisti under 35. I dodici film, video e installazioni presenti negli spazi dell'ex complesso industriale, riflettono su alcune delle questioni più urgenti generate dall’attuale crisi mondiale, proponendo visioni alternative per ripensare il presente e immaginare il futuro. Gli artisti selezionati sono: Jonas Brinker (1989, Germania), Claudia Claremi (1987, Cuba/Spagna), Helen Anna Flanagan (1988, Inghilterra/Irlanda), Valentina Furian (1989, Italia), Megan-Leigh Heilig (1993, Sud Africa/Germania), Marcin Liminowicz (1992, Polonia/Olanda), Edson Luli (1989, Albania/Italia), Olena Newkryta (1990, Ucraina/Austria), Ghita Skali (1992, Marocco/Olanda), Peter Spanjer (1994, Nigeria-Germania/Inghilterra), Emilia Tapprest (1992, Finlandia-Francia/Olanda), Tora Wallander (1991, Svezia).“Finalmente anche Manifattura Tabacchi riapre al pubblico e, al fianco de Lo schermo dell’arte, presenta dodici emozionanti opere di videoarte allestite sullo sfondo suggestivo dei suoi spazi ex industriali. La mostra Resisting the Trouble rinnova l’impegno a contribuire alla vita culturale di Firenze, che ha caratterizzato sin dall’inizio il processo di trasformazione del complesso. Con la recente apertura del cantiere della Factory, saranno realizzati oltre 20.000 mq di spazi rigenerati che ospiteranno atelier, negozi e spazi per uffici e coworking a partire da settembre 2022.” – Afferma Michelangelo Giombini, Head of Product Development di Manifattura Tabacchi

"Durante il lockdown le immagini in movimento, più di ogni altro medium artistico, hanno dimostrato di avere la capacità intrinseca di superare i limiti dello spazio espositivo, sfruttando la mediazione delle tecnologie a nostra disposizione. In questo contesto di incertezza e precarietà, può l’arte rappresentare uno strumento di resistenza all’alienazione e all’isolamento a cui siamo sottoposti? Come si può evitare un futuro distopico in cui le relazioni fisiche rischiano di essere interamente delegate alla dimensione digitale? In che modo possiamo recuperare una funzione attiva nel processo di cambiamento e incentrarlo sul valore della diversità, del rispetto e della solidarietà? La mostra s’interroga sulla possibilità di immaginare modelli inclusivi di coesistenza in grado di scardinare le strutture di potere esistenti, e di superare canoni e stereotipi consolidati legati alla competizione e alla prevaricazione tra esseri viventi. " Leonardo Bigazzi, curatore della mostra


Manifattura Tabacchi si propone come centro di sperimentazione del contemporaneo a Firenze attraverso l’attivazione progressiva di un progetto di arte contemporanea sul territorio volto a promuovere le sperimentazioni, la produzione dell’arte e delle discipline scientifiche che si manifesta attraverso l’incontro e la collaborazione, all’interno dei suoi luoghi, tra artisti, curatori, scienziati, architetti, attori indipendenti e istituzionali e si configura come un prototipo della sua destinazione finale negli spazi della Factory, il cuore pulsante di Manifattura che aprirà nel 2022.

VISIO-European Programme on Artists’ Moving Images è un progetto di ricerca e residenza dedicato ad artisti under 35 che utilizzano le immagini in movimento nella loro pratica artistica. Selezionati attraverso un bando internazionale, ad oggi sono oltre 100 gli artisti di base in Europa che hanno partecipato al programma. VISIO è strutturato in un progetto espositivo, in una serie di seminari, tavole rotonde, incontri e si fonda sulla costruzione di un’esperienza collettiva di condivisione generata da una comunità aperta di artisti, curatori e collezionisti. Agli incontri della nona edizione nel 2020 hanno partecipato: Beatrice Bulgari, Han Nefkens, Mason Leaver-Yap, Kenneth Goldsmith, Francesco Urbano Ragazzi, ​Omer Fast​, Ana Teixeira Pinto​, Irene Campolmi​, Stefano Collicelli Cagol​, Adrienne Drake​, Simone Frangi​, Ilaria Gianni​, João Laia​, Marta Papini​, Janis Rafa​, Alessandro Rabottini​, Alberta Romano​, Hilde Teerlinck​.

Resisting the Trouble – Moving Images in Times of Crisis prosegue il percorso di ricerca dello Schermo dell’arte sulla pratica artistica degli artisti under 35, iniziato con le cinque mostre precedenti organizzate a Palazzo Strozzi (2019 e 2015), Le Murate PAC (2018), Palazzo Medici Riccardi (2017), Cinema La Compagnia (2016).

VISIO - European Programme on Artists’ Moving Images è promosso e organizzato dallo Schermo dell’arte in collaborazione con NAM - Not A Museum. Riceve il contributo da MIBACT – Direzione generale Cinema e audiovisivo, Regione Toscana, Comune di Firenze, Fondazione CR Firenze, Cinema La Compagnia, Manifattura Tabacchi. In collaborazione con Fondazione In Between Art Film, MYmovies, Main sponsor Gucci, Media Partner Flash Art

NAM – Not A Museum è il programma d’arte contemporanea di Manifattura Tabacchi, basato sul principio dell’interdisciplinarità tra le arti, sul coinvolgimento della comunità e sull’indagine del rapporto tra arte, natura e scienza. L’arte è qui intesa nella sua accezione rinascimentale, una capacità di fare in senso trasversale, alla quale tuttavia si aggiunge la volontà di agire sul contesto attuale e sulle sue urgenze, prima tra tutte quella ambientale. L’interdisciplinarità dei linguaggi contemporanei, nella quale le categorie si affievoliscono per lasciare spazio alla libertà formale, si muoverà in parallelo alla decentralizzazione delle attività nello spazio pubblico e diffuso, fisico e digitale. Arte pubblica, performance, video, cinema, editoria d’arte, radio e attività di divulgazione fanno parte dell’ecosistema che Not A Museum si propone di diventare, capace di raggiungere ogni tipologia di pubblico e allo stesso tempo di intraprendere strade non battute. Le attività di Not A Museum seguono un modello di partecipazione in cui il pubblico e i partner, siano essi altre istituzioni o gli stessi artisti, condividono il progetto di costruzione e di relazione tra le parti con la direzione artistica attraverso un processo di coinvolgimento diretto.

Per ulteriori informazioni: www.schermodellarte.org  | www.manifatturatabacchi.com