Città di Firenze
Home > Webzine > Sumac Space: "The Tellers", arte contemporanea del Medio Oriente alla Villa Romana di Firenze
giovedì 25 aprile 2024

Sumac Space: "The Tellers", arte contemporanea del Medio Oriente alla Villa Romana di Firenze

28-03-2022
Mohamed Abdulkarim, Ali Eslami, Maha Maamoun, Basim Magdy e Islam Shabana sono gli artisti protagonisti della mostra "The Tellers" in programma fino al 29 aprile 2022 alla Villa Romana di Firenze, in via Senese 68.

L'esposizione collettiva dei cinque artisti con radici mediorientali è curata da Davood Madadpoor e Katharina Ehrl fondatori di Sumac Space, una piattaforma digitale mirata a valorizzare l’arte contemporanea del Medio Oriente attraverso un fitto programma di mostre, contributi critici e progetti di ricerca.

La mostra indaga possibili scenari futuri invitando a sperimentare un tempo immaginario e fluttuante dove il futuro è inscindibilmente connesso al presente e al passato. Speculazioni intuitive riferite a oggetti, luoghi o eventi collocati nel futuro o relegati in un passato lontano, immaginari o traumatici tanto da sottrarsi alla memoria, vengono narrati attraverso uno storytelling. Lo scopo è quello di inventare nuovi miti e proporre inedite visioni, mettendo in discussione la storia ormai dimenticata e rimossa usandola come via di fuga e opportunità di critica sociale.

Per i cinque artisti raccontare comporta l’esame delle narrazioni esistenti e l’impegno a costruire verità che si collochino al di fuori della storia culturale dominante. Questi artisti invitano il visitatore a guardare con gli occhi dell’altro, lo accolgono nei loro nuovi mondi e lo sospingono verso l’evanescente linea che sottilmente distingue il reale dall’immaginario.

Sin dall’avvento del The Green Wave in Iran nel 2009 sono pervaso da un’ambivalenza di ottimismo e di ansia per il futuro - afferma Davood Madadpoor co-curatore della mostra - Un futuro che non sarò mai in grado di articolare come un evento puramente temporale ma che piuttosto vorrei navigare liberamente, come lungo la timeline di un’applicazione di post produzione, senza l’obbligo di “snap” a una data specifica”.

Sumac Space è una piattaforma virtuale dedicata all’arte contemporanea in Medio Oriente. Promuove programmi digitali, studi critici e ricerca. Nello specifico, Sumac Space si focalizza sul dialogo come canale per presentare forme alternative d’indagine. Questo formato propone l’interazione e la polivocalità e incoraggia il pensiero critico e una conversazione intima non limitata dalla distanza fisica o da particolari mezzi di espressione. Con l’ausilio di programmi digitali, Sumac Space stimola il ruolo degli artisti e dei curatori nel re-immaginare e ri-modellare i nostri tempi e fornire uno spazio pubblico per la loro ricerca e le diverse forme espressive.

Mohamed Abdelkarim è un artista, performer, regista e ricercatore che vive e lavora tra il Cairo e Maastrich. La sua pratica artistica è orientata alla performance. Un metodo di ricerca e una pratica attraverso la quale produce testi e immagini che incarnano la multiformità.

Ali Eslami è un artista e ingegnere iraniano che vive ad Amsterdam. L’ossessione per la cibernetica, derivante dal suo background ingegneristico, lo porta a creare nuovi mondi dove la realtà si confonde con la narrazione mettendo in discussione i vincoli spazio-temporali e corporei.

Maha Maamoun è artista, curatore ed editore indipendente. Il suo lavoro esamina la forma, la funzione e il valore delle comuni immagini visive e letterarie come punto di partenza per indagare il tessuto culturale che tessiamo e in cui siamo immersi.

Basim Magdy è un artista e regista. I suoi film, dipinti e lavori fotografici sono stratificati con dettagli poetici e osservazioni colorate che alludono all'assurdità come evento quotidiano. Il suo lavoro mescola l'umorismo con la finzione, i riferimenti storici con il delirio collettivo. Tutto sembra essere intrappolato in un senso confuso di tempo dove il passato, il presente e il futuro si scambiano costantemente di posto.

Islam Shabana esamina le interconnessioni tra tecnologia, mitologia e filosofia islamica. Esplorando concetti come le dinamiche sistemico-sociali, i rituali religiosi performativi e le pratiche occulte, elabora simulazioni, poesia, fantascienza e speculazioni future. Shabana utilizza diverse tecnologie per intrecciare questi concetti, producendo/riproducendo strutture aggrovigliate tra mito, finzione e realtà fisica.

Ingresso libero

Orari di apertura: da martedì a venerdì 14.00 – 18.00 e su appuntamento

Per maggiori informazioni: www.villaromana.org