E' terminato ieri,
6 novembre,
il restauro che ha visto protagoniste le due più belle sale di Palazzo Vecchio, quella dei Gigli e quella delle Udienze, che sono tornate all'antico splendore grazie ai restauri curati dal
Servizio Belle Arti e Fabbrica del Comune.
Gli interventi hanno riguardato il basamento dipinto e il portale marmoreo di Baccio d'Agnolo della Sala delle Udienze e le tre pareti decorate da Bernardo Rosselli intorno al 1485 della Sala dei Gigli. Il progetto degli interventi fu iniziato dall'architetto Ugo Muccini ed è stato proseguito e completato dall'architetto Giuseppe Cini dirigente Belle Arti e Fabbrica di Palazzo Vecchio, da Paolo Ferrara direttore dei lavori e da Laura Corti tecnico restauratrice. L'intervento alla
Sala dei Gigli, durato circa due anni, ha riguardato la superficie pittorica delle tre pareti e ha messo in evidenza come le pareti siano state oggetto di rimaneggiamenti molto pesanti avvenuti nel XIX secolo. Il restauro ha interessato anche la superficie decorata, coperta di polvere e da stesure di ravvivanti del colore degradati, molto differenti dai valori cromatici dell'affresco del Ghirlandaio. Sempre nella sala dei Gigli è stato inoltre
restaurato il portale marmoreo eseguito da Benedetto da Maiano con la statua di San Giovanni e le due coppie di putti sovrastanti. Il restauro della
Sala dell'Udienze, durato invece un anno e mezzo, si è concentrato soprattutto nel basamento dipinto che presentava in alcune porzioni distacchi dalla superficie muraria e alcuni pezzi di muratura dipinti perduti. Anche in questo caso, oltre all'intervento previsto, è stato possibile restaurare
il portale marmoreo di Baccio d'Agnolo, con architrave sorretta da due colonne corinzie, l'una in marmo verde l'altra in marmo rosso, e sovrastata dall'insegna di Cristo.
di Alessia Vidili