Una quattro giorni interamente dedicata al
teatro narrato di Elisabetta Salvatori, quella in programma al Teatro Everest di Firenze
da giovedì 15 a domenica 18 novembre. In attesa del ritorno dell’attrice versiliese all'Everest a gennaio con “Viola” e “Vi abbraccio tutti”, vanno scena “La bella di nulla” (giovedì 15 e sabato 17 novembre alle ore 21,00) e “La bimba che aspetta” (venerdì 16 novembre ore 21 e domenica 18 novembre dalle 16,30 – doppia replica). “
La bella di nulla” è un racconto di mare, d'amore e di morte per mare, un testo di straordinaria forza evocativa ispirato alla vita di una donna realmente vissuta in Versilia ai primi del '900 e abitato da fantasmi letterari (Luis Sepùlveda), che avvolgono la narrazione di una struggente epica esistenziale.
“La bimba che aspetta” è una statua di marmo eseguita alla fine dell’800 da uno scultore carrarino, una statua che ha mantenuto fino ad oggi una straordinaria capacità attrattiva, e sulla quale si sono tramandate voci e leggende. Lo spettacolo è un
viaggio nel marmo, nelle cave, nei laboratori, uno spaccato della società dell’epoca, particolarmente mirato ad un appassionante ingresso nel mondo del marmo.