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giovedì 28 marzo 2024

''Storie di Villa Triste'', le pagine nere della Liberazione di Firenze

09-04-2008
Una pagina della storia della Firenze democratica ed antifascista che non deve essere dimenticata: è quella che si intreccia con le vicende della cosiddetta Banda Carità, nome con cui veniva indicato uno speciale reparto appartenente alla Repubblica Sociale Italiana (per la precisione il Reparto di servizi speciali (RSS) della 92° legione della Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale, guidato da Mario Carità), che negli anni dell'occupazione nazi-fascista di Firenze nel corso della Seconda Guerra Mondiale (1943-44), ebbe compiti di polizia politica distinguendosi per la crudeltà dei metodi nella repressione senza scrupoli dei nemici - oppositori politici, partigiani, fiancheggiatori - utilizzando torture e sevizie per ottenere informazioni e confessioni dagli arrestati. Quartiere generale della banda divenne Villa Triste, al n. 67 di via Bolognese. Tra le vittime dell'azione della Banda carità figurano personalità di spicco della Resistenza come Bruno Fanciullacci (che per sfuggire alle violenza si gettò da una delle finestre di Villa Triste), Anna Maria Enriques Agnoletti, il futuro Presidente del Consiglio Adone Zoli, il giudice Paolo Barile. La banda arrivò ad essere a composta da circa 200 persone, 178 delle quali furono poi imputate per vari omicidi e torture al processo celebrato dopo la Liberazione. Tra questi non c'era Mario Carità: rifugiatosi nel nord Italia dopo la Liberazione di Firenze, finì ucciso per aver resistito all'arresto degli americani all'Alpe di Siusi (in Alto Adige). Gli altri componenti della Banda vennero processati a Lucca nei primi anni cinquanta e condannati all'ergastolo (le pene massime verranno poi ridotte a trenta anni di reclusione, e molti susufruirono dell'amnistia del 1953). Nel 60° anniversario dell'entrata in vigore della Costituzione Italiana laCompagnia Teatri d'Imbarco porta in scena venerdì 11 e sabato 12 aprile (ore 21,00) presso il Teatro Everest di Firenze (v. Volterrana 4b, Galluzzo) uno spettacolo che ci riporta alle radici della nostra libertà. Si tratta di "Storie di Villa Triste", che ripercorre la storia della Banda atraverso gli atti del processo,le voci dei testimoni e la luminosa arringa di Piero Calamandrei, il quale ebbe a dire: "Questo non è uno dei soliti processi. Questa è una pagina della storia d'Italia e del mondo. Tra cinquant'anni anche la vostra sentenza sarà esaminata come documento di un'epoca: questi orrori saranno cancellati e riscattati dalla storia se voi li comanderete, se voi li rinnegherete con la vostra giusta severità”.