Wu ming presenta dal vivo la performance spettacolo “Pontiac: Storia di una rivolta”: l'evento sepciale va in scena mercoledi 2 luglio, al Marea Festival di Fucecchio (FI). Un’occasione unica per vedere dal vivo uno dei collettivi più leggendari del panorama italiano. Wu Ming, in cinese significa senza nome ma anche cinque nomi. Ovvero Roberto Bui alias Wu Ming 1, Giovanni Cattabriga alias Wu Ming 2, Luca Di Meo alias Wu Ming 3, Federico Guglielmi alias Wu Ming 4 e Riccardo Pedrini alias Wu Ming 5. Prima del cosidetto Seppuku – ovvero il suicidio dei Samurai – operava il collettivo Luther Blisset, che in piena era cyberpunk, infiammava il dibattito intellettuale soprattutto in rete. Copyleft, hackeraggio, no copyright concetti che nei primi anni novanta erano pubblicati solo da case editrici di nicchia erano gia’ ampiamente condivisi da Luther Blisset. Il loro libro d’esordio "Q" pubblicato da Einaudi fu un vero successo. Chiusa la fase Luther Blisset, con l’aggiunta di una quinta colonna, il nuovo collettivo Wu Ming ha continuato ad operare attraverso la scrittura di diversi romanzi. Nel periodo 2000-2006 si legge nel loro sito web, l'opera più ambiziosa di Wu Ming è stata 54, un romanzo con decine di personaggi (compresi Cary Grant e il maresciallo Tito) ambientato nel 1954. La band nel frattempo è anche co-autrice della sceneggiatura di “Lavorare con lentezza” per la regia di Guido Chiesa. L’ultimo romanzo e progetto in progress è Manituana, primo volume di un trittico settecentesco. Ambientato nel Settecento, fa parte di un progetto transmediale di "costruzione di mondo", attraverso una narrazione che prosegue su diversi media e con diversi linguaggi come musica, fumetto, video ed altro. Legato a quest’ultimo progetto lo spettacolo in scena a Fucecchio, Pontiac dal nome del capo guerriero degli Ottawa, passato alla storia per aver condotto una grande rivolta indigena contro gli inglesi. Una storia piena di fascino, che ricorda popoli indigeni dimenticati che verrà musicata dal vivo.

di Damiano Usala