Uno specchio che riflette le curiosità, il dato di fatto e l’ignoto, che si ripiega su se stesso, interrompe la continuità del riflesso deformandolo e per estensione, e curva gli sguardi degli spettatori. E’
“Manifesto”, l’ultima creazione di Gianni Lillo, artista cinquantenne che vive e lavora tra Siena e Isola di Liri, presentata venerdì 19 settembre a Firenze per l’evento di riapertura della galleria Satellite Project - Daniele Ugolini Contemporary (ore 19, v. Montebello 46r).
Uno specchio, una pellicola riflettente – un “lavoro oggettuale” - che rivela l’essenza delle cose, ma ancor prima di noi stessi; e Manifesto è “il dove” s’esplicita la forma fuori da se stessa, in tutta la sua fotografica inconsistente consistenza; è lo spazio sul quale abita l’intangibile pienezza dell’immagine del corpo, degli oggetti, dell’ente. Per Gianni Lillo, nello specchio, la “cosa” questa o quella, è presente come ciò che ha luogo nell’altro da se, allora può lo specchio essere una strada verso la «conoscenza» di noi stessi?...
L’esposizione rimane aperta fino all’8 novembre 2008.