A dieci anni di distanza
torna il “Pinocchio” di Monni, Ceccherini e Paci. La favola rivista ed reinterpretata dai tre comici toscani diviene riflessione ironica sulla vita moderna: quindi
Pinocchio è un ragazzo dei giorni nostri, rockettaro e metallaro, inseguito da una fata turchina ninfomane e amica di un Lucignolo cocainomane, mentre Monni/Geppetto è innamorato del potere e Ceccherini/Lucignolo è il diavolo tentatore (e non poteva essere altrimenti…). Paci/Pinocchio è ossessionato dalla tv, dalla vita di periferia, da una fata turchina tutta particolare, ma è anche un personaggio positivo che cerca di divincolarsi tra i vari problemi che lo assillano.
Ma perché tornare a teatro di nuovo con questo spettacolo - - grande successo di pubblico per anni, un decennio dopo? “Potrei dire che sentivamo forte l’esigenza di rientrare DRAMMATURGICAMENTE in quei personaggi, invano potrei inventare mille bugie” spiega scherzosamente
Ceccherini. “Ma siccome sono una persona onesta voglio essere sincero con il pubblico che vorrà venire di nuovo a vederci, quindi ho deciso di dire la verità.
Purtroppo Carlo Monni e Alessandro Paci a differenza mia non se la passano bene, hanno molti problemi soprattutto finanziari e quindi dobbiamo aiutarli…”