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venerdì 19 aprile 2024

Kamp

22-10-2008

Un enorme modellino in scala di Auschwitz riempie il palco. Baracche stracolme, un binario del treno, un cancello con la scritta “Arbeit Macht Frei” (il lavoro rende liberi). Hotel Modern tenta di immaginare l’inimmaginabile: il più grande omicidio di massa della storia, commesso in una città costruita a tale proposito. Sessant’anni dopo la sua evacuazione, Auschwitz è diventata l’icona nera dell’era moderna, una catastrofe epica, quasi un racconto fantastico. Quello che è successo lì è difficile da credere, a volte anche per quelli che l’hanno vissuto di persona. In Kamp, gli Hotel Modern tentano di ricostruire la realtà storica. Il modellino del campo di concentramento è riportato in vita sul palcoscenico: migliaia di miniature di 8 centimetri che rappresentano i prigionieri e i loro carnefici. Gli attori si muovono attraverso il palcoscenico come se fossero dei reporter di guerra giganti, filmano con telecamere in minuscole gli orrori che vedono; il pubblico diventerà testimone. Cambia la location per questo appuntamento della rassegna Intercity Festival curata dal Teatro della Limonaia di Sesto F.no. Non sarà a Sesto, appunto, ma presso il Teatro studio di Scandicci.
Teatro Studio  Scandicci  (FI)
25,26 ottobre ore 21
Hotel Modern
Kamp
una creazione di e con Herman Helle, Arlène Hoornweg, Pauline Kalker
sound Design Ruud van der Pluijm con il contributo di Marcel Lugtenborg
tecnica Saskia de Vries, Joris van Oosterhout
manager Heleen Harmeete