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giovedì 28 marzo 2024

Dedicato a Shakespeare: rassegna a Firenze da aprile a luglio

17-04-2009

Si chiama "The Macbeth Project" ed è una rassegna teatrale dedicata a Shakespeare che attraverserà Firenze e alcuni dei suoi prestigiosi luoghi storici tra aprile e luglio. Nell’ambiente degli attori ha fama di essere poco beneaugurante, tanto che a malapena lo si menziona preferendo chiamarlo il dramma scozzese: eppure Macbeth, la più breve fra le tragedie di William Shakespeare, è testo di universale valenza, per la profondità della riflessione sul potere e sulle sue malvagie degenerazioni, sul senso di colpa dell’uomo e sulla vacuità degli onori terreni. Tra aprile e luglio 2009 ben tre appuntamenti diversi faranno il punto a Firenze sul “tema Macbeth” coinvolgendo importanti istituzioni cittadine in un significativo passaggio di testimone.
Si inizia dal 21 al 23 aprile con le manifestazioni che il British Institute of Florence dedica a Shakespeare nei giorni tradizionalmente reputati come “data di nascita” dell’autore. Nella serata del 21 si terrà una lettura pubblica ad alta voce del dramma, fatta da volontari senza alcun allestimento. Seguiranno la conferenza di Claire Asquith, autrice del recente volume Shadowplay sulle opinioni politiche e religiose nascoste nelle opere di Shakespeare, il seminario di Bari Hochwald e Darrin Byrd sul rapporto tra Macbeth e Lady Macbeth con scene e monologhi tratti dall’opera, e le proiezioni dei film tratti da Macbeth. All’entrata della Biblioteca per tutta la settimana sarà visitabile una mostra sull’opera che il regista e scenografo inglese Edward Gordon Craig (attivo tra l’altro nei primi anni del Novecento a Firenze) preparò per una produzione di Macbeth a New York.
Dal 5 al 10 maggio sarà in scena alla Pergola la versione oscura e potente di Macbeth proposta da Gabriele Lavia, un nuovo allestimento shakespeariano dopo il successo di Misura per misura. Dominato dal colore nero, e interpretato anche da Giovanna Di Rauso nei panni di Lady Macbeth, questo allestimento riflette sulla perdita dei punti di riferimento da parte dell’Uomo-Attore: “la vita non è altro che un'ombra in cammino; un povero attore che s'agita e pavoneggia per un'ora sul palcoscenico e del quale poi non si sa più nulla. È un racconto narrato da un idiota, pieno di strepito e di furore, e senza alcun significato”, come recita il dramma.
Dall’8 al 12 luglio le brughiere scozzesi si trasferiranno nel Cortile del Museo Nazionale del Bargello per l’allestimento in lingua originale con sottotitoli in italiano curato dal’associazione F.E.S.T.A. – Florence English Speaking Theatrical Artists (da tempo impegnata ad offrire un’esperienza teatrale bilingue all’intera comunità fiorentina) in collaborazione con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Firenze - Museo Nazionale del Bargello con l’Ente Teatrale Italiano e il Teatro della Pergola nel quadro del rapporto di reciproca valorizzazione che dal 2003 lega queste istituzioni. Macbeth è una delle opere più agili e conosciute di Shakespeare, la cui azione veloce e di natura visiva è lo strumento ideale per gettare un ponte tra la tradizione teatrale inglese e il pubblico, in modo accessibile e comprensibile a tutti i livelli. Sono riuniti per questo allestimento i migliori talenti da Roma, Venezia, Napoli, Pisa, Firenze e professionisti dall’Inghilterra e dagli Stati Uniti (New York, Los Angeles) per creare una collaborazione artistica unica che potesse permettere ad attori, registi, artisti visivi e coreografi di operare all’interno di un cast internazionale. La recitazione sarà supportata da un accompagnamento musicale ed elettronico composto appositamente  e da elementi multimediali.