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venerdì 19 aprile 2024

Singolare Femminile: ''La Bambola di Carne'' al CanGo

30-11-2009

Ai Cantieri Goldonetta va in scena "La bambola di carne", il 30 novembre alle ore 21 ed il 1 dicembre ore 19 e ore 21. Nell'ambito della Festa della Toscana 2009 "Arti, culture, futuro" promossa dal Consiglio Regionale della Toscana, Fabbrica Europa presenta, con il sostegno del Comune di Firenze – Assessorato alla Pubblica Istruzione e Politiche Giovanili e in collaborazione con CanGo Cantieri Goldonetta, il progetto "Singolare Femminile _ Letizia Renzini", che si compone dello spettacolo "La Bambola di Carne" e del video "Distacco"; "La Bambola di Carne" è sostenuto da ADAC e inserito nel programma di eventi delle "Giornate di danza Contemporanea '09"; il 1° dicembre "Singolare Femminile _ Letizia Renzini" si combina con il progetto "Open Studios" promosso dal Centro di Cultura Contemporanea Strozzina.
È una composizione per tre schermi video, corpi, suono e luci basata sul film di Ernst Lubitsch Die Puppe (1919), misconosciuto gioiello dell’espressionismo tedesco che racconta la storia di Ossi, figlia dell’inventore di bambole Hilarius e del suo doppio meccanico.
In "La bambola di carne" parte della narrazione cinematografica viene rielaborata in video e inserita nell’installazione a tre schermi che diventa così partitura, sfondo e contrappunto: una fantasmagorica casa di bambole, luogo di interpretazioni e relazioni su più piani per le due performer Marina Giovannini e Letizia Renzini, ovvero la Bambola di Carne e la sua ombra musicale.
In questa sinfonia di linguaggi artistici distinti si riflette sullo spazio e sul tempo; sulle traiettorie del movimento (fisico e psicologico) e le sue possibili relazioni con il contesto sintetico; sulle caratterizzazioni del corpo “muto”, il corpo riprodotto tecnicamente (attraverso il cinema, la grande rivoluzione del secolo scorso) e reso simbolo dalla luce, che del cinema è l’essenza e la materia prima. I molti strati simbolici e l’immaginario metaforico sono alleggeriti – come nel cinema “urbano” di Lubitsch – da un approccio analogico, autoriale, che suggerisce ma non svela, e che accoglie lo spettatore con una narrazione fruibile ed emozionante.
L’indagine intrapresa nello spettacolo è verso una possibilità di relazione e di riappropriazione tra la concretezza del corpo e la sintesi digitale: una ricerca attraverso le maglie del riproducibile che parte proprio dal cinema.
Una nuova coreografia di trasformazioni digitali e sovrapposizioni che utilizza tecniche di ripresa e montaggio per costruire un potente e spesso ironico racconto di strane tautologie, paesaggi magrittiani animati, abitati da un sarcasmo femminile e sovversivo, ma fruibile e avvincente.*
L’impronta femminile, cruciale in tutto lo spettacolo, si sprigiona nel quieto sarcasmo e nella potenza leggiadra del corpo, fatto di carne, di ombra, di luce e di pixel: nel suo abitare la musica e le immagini, nella capacità di evocare relazioni. Questa impronta rivive nella collaborazione con Marina Giovannini: sono il suo movimento e la sua visione coreografica a ricucire la polifonia di segni. Siamo davanti a un lavoro che scava felicemente in una interpretazione primi ‘900 dell’ignoto e prende in giro le fantasie maschili, trasportando il film di Lubitsch in una performance multimediale che prende spunto da un’estetica musicale: il “djing”, o – come la chiama Paul Miller aka dj Spooky – la “rhythm science” del missaggio. È un’estetica ibrida che ricompone strati di significati storici e psicologici in un complesso collage culturale di identità confuse, dove il virtuale diventa reale e il reale sparisce dietro un velo.*
(* Johannes Birringer, Brunel University, West London)

DISTACCO
Letizia Renzini, 1999
Documentario / videoarte, dvd 30’ - Produzione Timet, Comune di Bucine (Ar)
Una breve indagine antropologica presso personaggi e luoghi della zona rurale della Valdambra (Arezzo). Il documento diventa nell’interpretazione di Letizia Renzini una sorta di biografia emozionale di suoni, racconti, volti e paesaggi. Il montaggio di questi materiali è un atto di organizzazione di un documento “vivo”. Così i pezzi di realtà catturati alle vite di donne di un’area geografica delimitata rivivono di significati nuovi, trasformati, universalizzati da uno tra i tanti percorsi interpretativi possibili.

PROGETTO OPEN STUDIOS
Incontro con Letizia Renzini

a cura del Centro di Cultura Contemporanea Strozzina
martedì 1 dicembre, CANGO ore 16.00 
www.strozzina.org/open_studios

Letizia Renzini è un'artista multimediale che non solo lavora con differenti linguaggi ma che ha modo di riflettere sui linguaggi stessi, conducendo trasmissioni radiofoniche scrivendo di musica, realizzando performance in contesti installativi e festival dedicati a discipline diverse, come video-artista, cantante, Dj, lavorando con audio, video, corpo e testo. Apprezzate le sue collaborazioni con note compagnie di ricerca teatrale in Italia; con la Compagnia di Virgilio Sieni Danza per cui realizza video, performance, colonne sonore (premio Ubu 2004 per Empty Space); con Romeo Castellucci della Societas Raffaello Sanzio per lo spettacolo Conferenza Muta da lei stessa ideato; con la compagnia svizzera Nicole Seiler; con l'attrice e cantante Monica Demuru e con la danzatrice Marina Giovannini. Sperimentatrice di musica elettronica, appartiene al gruppo di ricerca TIMET dal 1999, è stata candidata al Premio "Milano Torino incontrano l'Arte" 2005 e al Premio Furla 2005. Collabora con Rai Radio 3, Il Manifesto, Alias. Il lavoro realizzato con la coreografa Marina Giovannini La Bambola di Carne è stato prodotto nel 2008 da Biennale di Venezia e Teatro Fondamenta Nuove nell’ambito del progetto ENPARTS, sostenuto dal programma Cultura della Commissione Europea, e ora sta avendo repliche in Europa, tra cui ultimamente a Londra al The Place e al prestigioso Dansen Hus di Stoccolma, dove lo spettacolo ha incontrato successo di pubblico e di critica. Ha debuttato recentemente con due progetti collettivi: Toy Box/Interferencias del regista spagnolo Andrés Morte, un progetto interdisciplinare con artisti di varie nazionalità che è stato presentato al Festival Fabbrica Europa nel maggio 2009; l'altro è una collaborazione come video-artista con la coreografa sudafricana Robyn Orlin, per una produzione della Biennale Danza con la Compagnia dell'Accademia Nazionale di Danza.

Singolare Femminile è un progetto di Fabbrica Europa (www.ffeac.org/783.page). Questa prima edizione, dedicata a Letizia Renzini, è realizzata con il sostegno dell'Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Firenze e del Consiglio Regionale della Toscana nell'ambito della Festa della Toscana 2009 "Arti, culture, futuro".

Prenotazione obbligatoria _ tel. 055 2280525 _ cango@sienidanza.it