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venerdì 19 aprile 2024

''The unusual work of Francis George Mento'' al Portodimarelive

27-01-2010
La vita è un puzzle di foto 10x15, suggerisce Francis George Mento, artista lituano-pratese che da giovedì 28 gennaio a Portodimarelive (via Pisana 128) espone una ventina dei suoi collage dai molti profili e significati ("The unusual work of Francis George Mento", fino al 15 febbraio). Sono immagini che rimandano a forme arcaiche, animali preistorici, robot, tondi, croci. Hanno valenza di ricerca nostalgica, dunque il valore "popolare" della cartolina-ricordo e catturano perciò lo sguardo dei giovani di cuore. Immagini che a diverse angolature e distanze rivelano altri piani di lettura. Mento usa la macchina fotografica per scomporre la realtà attraverso una moltitudine di scatti, poi faticosamente la ricompone sommando tessera a tessera, frammento a frammento, attraverso un parto felice che dà vita ad altri simboli e nuove architetture. Dai 90 scatti (pennellate fotografiche?) di un antica fabbrica può dunque emergere un vorace coccodrillo, da una distesa d’immondizie un feroce dinosauro, da un edificio sbrecciato un agile vascello. Ciò che spiega anche FraGMento, ovvero l’acronimico nome de plume che l’artista si è dato. Lo stesso titolo dell’opera, per lo più in inglese, è spesso una chiave che suggerisce spazi e dimensioni lontanissimi dalla prima lettura. FraGMento nasce a Riga a capodanno del 1960. La madre è indigena, il padre italiano, emigrato durante il periodo di annessione sovietica. Negli anni Settanta Francis George studia da elettricista, poi vola negli Stati Uniti dai nonni materni. Un decennio più tardi eccolo in Italia a inseguire le altre radici. A Firenze si impiega da un famoso fotoriparatore oggi defunto. Con la fotografia ci sa fare ed è amore a prima vista. Gli scatti dalla finestra del laboratorio, al primo piano di viale Corsica, servono a controllare le macchine in riparazione prima della riconsegna. Negli anni seguenti ne troviamo traccia in Umbria, Lazio, Salento, ma soprattutto in Toscana e nelle isole dell’arcipelago. Finalmente trova a Prato la terra su cui fermarsi. Oggi vive e lavora in un edificio di architettura industriale, un’ex fabbrica tessile sulle colline che circondano la città. Per informazioni: www.fragmento.it