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giovedì 25 aprile 2024

''Il fascino dell’idiozia'' al Teatro Magnolfi di Prato

02-02-2010
Venerdì 5 febbraio al Teatro Magnolfi di Prato andrà in scena la nuova produzione artistica di Zaches Teatro, compagnia fiorentina che indaga il connubio tra la danza contemporanea, il teatro di figura, l’uso della maschera e la musica elettronica dal vivo, è "Il fascino dell’idiozia", un’indagine sulle atmosfere che abitano le Pitture Nere di Goya, restituite sulla scena attraverso la luce, il suono e il movimento, peculiarità indagate con "possessione" dal gruppo. "Il Fascino dell’Idiozia" è una lettura trasversale della vicenda artistica del pittore spagnolo, vista attraverso Leocadia, la sua presunta amante, una figura ambigua dell’universo goyesco più intimo e personale, quello sottratto al pubblico e dipinto solo per sé. Quello espresso da Zaches per Goya e per le Pitture Nere, è il fascino per l’idiozia, idiozia nel suo significato etimologico: la visione del mondo come universo personale, anzi privato e inafferrabile e quindi incompreso, ovvero considerato fuori dalla normalità, dalla socialità, strano, idiota. L’idiozia del Goya delle Pitture Nere è addensata dalla sua sordità, che lo costringe ad un ripiegamento su se stesso e i propri tormenti. La dimensione intima dell’uomo, Goya la traduce in uno Spazio non definito, non descritto, una sorta di non-luogo. Bisogna abituarsi all’oscurità per vedere più a fondo, e intuire presenze che non si colgono ad un primo osservare. La luce non è mai diffusa, chiara, non rivela mai i corpi per quello che sono, ma li maschera con l’oscurità. E questa oscurità ha un suono. Sono Pitture sonore dipinte da un idiota sordo. Per informazioni: www.magnolfinuovo.it