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venerdì 19 aprile 2024

''Mi chiamo Dino... sono elettrico'' al Teatro Studio di Scandicci

05-03-2010
Sabato 6 marzo alle ore 21.15 al Teatro Studio di Scandicci sarà in scena lo spettacolo "Mi chiamo Dino... sono elettrico" tratto da "La notte della cometa" di Sebastiano Vassalli. È la vita del "poeta matto" Dino Campana, quella nuda e vera, che sfata i luoghi comuni e, soprattutto, le menzogne sparse a piene mani sul grande poeta marradese, probabilmente l'artista più perseguitato del suo tempo. L'azione teatrale si concentra, in modo particolare, sugli anni di Campana passati nel manicomio di Castel Pulci e su uno dei suoi persecutori più accaniti, lo "psichiatra Pariani". Il medico Pariani, con le sue follie sulla psicanalisi e sulle cure " mediche" della follia (tra cui l’uso delle scariche elettriche) è uno dei personaggi più rilevanti del lavoro. Attorno figure ed echi di una vita disperata. ACampana altro non resterà che fingersi folle per sfuggire, in qualche modo, ai veri pazzi che così numerosi apparvero nei primi trenta anni del novecento. La peculiarità immaginifica della drammaturgia permette di allineare suggestioni lontane tra loro, innescando così un meccanismo che porta al “sogno” e ad una rappresentazione concreta della follia: uno scrosciare di eventi della vita di Campana che ben rappresentano il suo stato d’animo ed il suo stato di artista; un susseguirsi di immagini dove Campana si trova incastonato, nella sua stanza di manicomio, desiderato ultimo rifugio. Le “porte” della memoria di Dino si aprono e si chiudono senza tregua. I personaggi che lo hanno ripudiato e perseguitato, famiglia, compaesani, letterati e non ultimi gli psichiatri, si materializzano. La difesa di Dino viene urlata, pretesa. La difesa di «un poeta, una specie diversa, primitiva, da sempre estinta eppure sempre in grado di rinascere come quella dell’araba fenice. Un poeta autentico, non uno scrittore di poesie, non un letterato, uno di quelli ai quali la poesia parla.