Domenica 28 marzo al Teatro di Rifredi sarà in scena lo spettacolo "Le veglie di Neri" di Renato Fucini ideato e interpretato da Massimo Grigò. Si deve anche a Renato Fucini una visione della Toscana, ormai radicata nell’immaginario di tutti gli italiani e non solo, come terra delle burle e dell’arguzia, delle cacce e delle veglie che si tenevano in estate nelle aie, nelle piazze, nei vicoli, accanto al camino in inverno; momento di unione di amici e parenti prima che dell'avvento della televisione costringesse gli abitanti dei molti e ridenti paesi a stare chiusi in casa dinanzi al teleschermo… in silenzio. Delle "Veglie di Neri" l'attore toscano Massimo Grigò, ha scelto i racconti a carattere prettamente comico tralasciando gli altri che narrano, quasi in stile verista, di disgrazie, di malattie e malaria, di miseria ed emigrazione… E così Grigò darà voce ai tantissimi personaggi che popolano questa specie di Far West etrusco fatto di campagne assolate, di tramonti autunnali, di vigne, di cipressi, di olivi, di cacciate nel padule, di racconti “al canto del foo”, di arrosti, di vini e ballotte. Una Toscana abitata da cacciatori, preti crapuloni, medici dalla dubbia professionalità, pettegole di paese: ci sono poi anche i Signori, e le signorine invecchiate con “le ‘arze attaccate alle porpe”, i contadini, i barrocciai, il piovano e lo speziale, con tutto un contorno di rivalità, invidie e maldicenze argute che costituiscono il DNA di ogni toscano. Per informazioni: www.toscanateatro.it