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venerdì 26 aprile 2024

''Lavoro da Morire'' al Teatro Puccini di Firenze

16-12-2010
Dal 9 al 16 dicembre 2010 al Teatro Puccini di Firenze Catalyst racconta attraverso lo spettacolo "Lavoro da Morire" come ogni giorno in Italia si muore di lavoro. Sul palco, la voce e il volto di Mario, un operaio come tanti, sono quelli di Jacopo Gori, un operaio come pochi che ha scelto il teatro per raccontare questa storia, scritta e diretta da Riccardo Rombi. Lo spettacolo sarà rappresentato anche martedì 7 dicembre a Barberino di Mugello in una serata in ricordo di Pietro Mirabelli, minatore calabrese morto lo scorso 22 settembre in Svizzera, mentre lavorava nel traforo del San Gottardo. Prima di lui in quella che viene definita la galleria dei primati, erano morti altri 9 operai, senza dubbio un ennesimo, macabro primato. Un tempo Pasolini li chiamava omicidi bianchi, oggi l'ipocrisia delle cronache li fa scivolare sotto il termine generico di "morti bianche" morti senza colpevoli. Ma scorrendo il resoconto quotidiano delle morti sul lavoro si ha la sensazione di leggere dispacci di guerre lontane e troppo spesso dimenticate. Dedicato alla tragedia quotidiana e irrisolta delle morti sul lavoro, Lavoro da morire ha il sapore di un racconto a volte ironico, a volte amaro, come la vita del suo protagonista. Il racconto di una vita spezzata non dal lavoro ma da chi quel lavoro, all'alba del terzo millennio, fa ancora apparire come un miraggio. Mario, 45 anni, 20 passati nel reparto vernici di una fabbrica di automobili dove ha incontrato Maria in un'accidentale esplosione di beige. I ricordi a colori di un'infanzia in periferia, la vita in fabbrica e l'incontro con Maria; l'amore incondizionato per lei e quello stentato per la lettura a cui lei lo avvia. "Lavoro da Morire" non fotografa solo l’istante drammatico della morte sul lavoro ma ripercorre, scatto dopo scatto, una vita intera, con il suo carico ingombrante di ricordi, affetti, immagini che si perdono in un attimo di distrazione fatale che i giornali chiamano “morti bianche”. Jacopo Gori, operaio prestato al teatro nel coraggioso tentativo di rendere ancora più vera e intensa questa storia, rivendica con la leggerezza di un racconto a tratti ironico, il Lavoro come diritto e come mezzo di sopravvivenza; difficile da garantire e da sostenere quando la morte sul lavoro diventa la regola a cui ci si abitua e non l'eccezione contro la quale combattere. Per informazioni: www.teatropuccini.it - www.catalyst.it