Giovedì
10 febbraio, alle ore 17.00, con il patrocinio della Provincia di Firenze e in collaborazione con la
Biblioteca delle Oblate, il
Circolo Vie Nuove di Firenze ospita lo scrittore sloveno
Boris Pahor presso la
sala conferenze delle Oblate, in via dell'Oriuolo, 26 a Firenze. (ingresso libero)
Lo scrittore sloveno Boris Pahor è un prezioso testimone di un preciso e drammatico periodo della nostra Storia, essendo nato e cresciuto in quella Trieste che ha visto sorgere il primo movimento fascista del secolo scorso, ed avendo vissuto personalmente una deportazione, venedo internato in vari campi di concentramento prima in Francia e poi in Germania (Natzweiler-Struthof, Dachau, Bergen-Belsen) durante la seconda guerra mondiale.
L'ultimo suo libro, "Piazza Oberdan", che verrà presentato in questa occasione, edito per Nuova Dimensione editore, parte da Trieste per raccontare la storia del Novecento, e parte da una singola piazza per osservare la storia e il mondo. Una serie di testimonianze, racconti, aneddoti, memorie e biografie; un indice puntato sempre sulle ingiustizie e sui soprusi, sulla cancellazione delle identità e sull’annientamento di un popolo. Le responsabilità dell’esercito, le colpe impunite dei fascisti che in nome di una italianità e di una paura delle differenze, mettono a ferro e fuoco le case della cultura, i giornali, perseguitano chi parla la lingua slovena. Episodi poco conosciuti dalla maggioranza delle persone, che mettono in continua discussione il mito
dell’”italiano brava gente”.
Info:
www.vienuove.it