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venerdì 29 marzo 2024

Festival ''Sui Generis 2011 - Memoria e voce delle donne''

30-03-2011
Da mercoledi 30 marzo fino al 2 aprile 2011 nella sede del Museo Marino Marini di Firenze avrà luogo il festival "Sui Generis 2011 - Memoria e voce delle donne". Dal tardo pomeriggio alla sera, si svolgeranno eventi, lezioni e incontri sui temi legati alla memoria e alla scrittura femminile.
Giovedi 31 marzo, alle ore 21.00, è prevista la performance di Véronique Nah della Compagnia Teatrale Piccoli Principi.
venerdì 1 aprile, alle 17.30, Giorgina Bertolino e Carla Lonzi tengono l’incontro Dalla scrittura lineare alla plurivocità di Autoritratto; alle 19.00 l’Ensemble vocale Tempus Floridum, diretto da Valentina Peleggi tiene il concerto In-canto d’amorosi sensi. Musiche di: Orlando di Lasso (1532-1594) O occhi manza mia, Giovanni Domenico da Nola (1510-1592), Chi la Gagliarda, Orazio Vecchi (1558-1605), So ben chi ch’a bon tempo, Claudio Monteverdi (1567-1643), Son quest’i crespi crini, Orlando di Lasso, Matona, mia cara, Claudio Monteverdi, Si come crescon alla terra, Claudio Monteverdi, Il mio martir, Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525-1594), Ahi, che quest’occhi miei, Claudio Monteverdi, Perché se m’odiavi. Alle 21.00 Calligrafie teatrali: letture da Margherita Guidacci (Angela Giuntini), Maria Maddalena de’ Pazzi (Monia Baldini), Vittoria Contini, Bonacossi (Claudia Giglio), Caterina de’ Ricci (Gianna Deidda); alle 21.30 va in scena lo spettacolo Se vi fosse acqua, dedicato a Margherita Guidacci. Coreografia e interpretazione di Angela Torriani Evangelisti / Versiliadanza. Alle 22.00 ancora Calligrafie teatrali: letture da Anna Maria Ortese (Giulia Calamai), Amelia Rosselli (Chiara Paolieri), Cristina di Lorena (Alessia Innocenti), Sibilla Aleramo (Giulia Aiazzi) e Anna Maria Ortese (Giulia Calamai).
L’obbiettivo di "Sui Generis" è quello di dare visibilità e forza ai documenti emersi, alle storie di vita, ai destini e alle straordinarie figure di donne studiate sui testi manoscritti e a stampa; di far risuonare la voce dei documenti, di illuminare le grafie, di pensare le mani che scrivono, o disegnano, danzano o compongono musica; di mettere in risalto continuità e fratture del discorso femminile nel tempo. Per informazioni: www.museomarinomarini.it