E' arrivata nelle librerie, ma è anche disponibile online, "Secretum Vitae", il primo romanzo di Simona Ciccarini. Una storia avvincente, ricca di misteri e colpi di scena, ambientata nel tardo medioevo, che racconta le avventure di Emily, del suo ragazzo Jack e del misterioso Alexander. Il primo testo pubblicato, il primo passo nel mondo della letteratura della giovanissima autrice, appena ventenne, studentessa in Giurisprudenza dell'ateneo fiorentino, è stato l'occasione di incontro per dialogare sul testo appena pubblicato dalla Casa Editrice Gruppo Albatros.

- Cosa ti ha spinto a scrivere questo libro e a cosa ti sei ispirata in particolare?
Non nego che scrivere è sempre stata la mia passione, ma non mi era mai venuta in mente una storia abbastanza valida per scriverne un romanzo e, obbiettivamente, non ero abbastanza matura per ideare qualcosa di buono. Qualche anno fa, però, feci un sogno: non era niente di particolare, solo un uomo in un castello, ma al mio risveglio sentiii una strana sensazione di mistero che mi spinse a scrivere la storia... andando avanti, continuando a scrivere, mi sono resa conto che era una cosa che amavo veramente fare.

- Secretum vitae è un titolo che sottolinea un forte legame con il mondo antico, quanto hanno influito i tuoi studi nel romanzo?
Come ex-alunna del liceo classico posso dire che sono stata influenzata parecchio dai miei studi, anche perchè ho iniziato a scrivere Secretum vitae proprio negli anni del liceo. Seguire le lezioni di storia, in particolare quella del medioevo, mi hanno dato diversi spunti per il romanzo che è ambientato agli inizi del 1400. Ho voluto mettere il titolo in latino non solo perchè mi pareva più misterioso ed elegante del titolo in italiano, ma anche per sottolineare il collegamento con il medioevo, periodo in cui la lingua latina era molto in uso.

- Puoi raccontare in due parole il tuo romanzo?
La trama racconta la storia di Emily, una ragazza inglese, che vive felice con i suoi nonni e deve presto sposarsi con Jack. Purtroppo, per una questione di soldi, deve scappare, lasciando Jack e la propria casa, per rifugiarsi in un castello abbandonato, di proprietà di Alexander, vecchio amico del nonno di lei. Ma il luogo ed il suo padrone nascondono segreti con cui lei si dovrà presto confrontare.

- Perché dovremmo leggere il tuo libro?
Credo che il libro potrebbe piacere agli amanti del fantasy e alle persone romantiche come un bel modo per vivere una storia diversa e particolare.

- Continuerai a scrivere?
Alcuni scrivono per sfizio: scrivono una cosa e sono felici se raggiungono la pubblicazione per poi smettere. A me piacerebbe continuare anche perché ho molte altre idee in testa... il difficile sarà scriverle. Auguratemi buona fortuna!

Intervista di Lorena Souza