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martedì 16 aprile 2024

A Villa Bardini le stagioni creative di Luciano Guarnieri

23-12-2011
Vuole essere l’occasione per presentare ufficialmente al pubblico il fondo del maestro, acquistato dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, la mostra "Luciano Guarnieri. Le stagioni creative" (1930 -2009) aperta al pubblico dal 23 dicembre al 4 marzo al Museo Pietro Annigoni di Villa Bardini per iniziativa dell’Ente Cassa e della Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron. Ordinata da Susanna Ragionieri e da Stefano De Rosa, curatori anche del catalogo edito da Polistampa, l’esposizione, che raccoglie 60 opere tra dipinti, litografie, disegni distribuiti in quattro sale, non si limita ad esplorare il tema della fiorentinità dell’ allievo prediletto di Pietro Annigoni, ma pone in evidenza, in primo luogo, i suoi affascinanti viaggi. Dai lunghi soggiorni negli Stati Uniti a fianco di Giuseppe Prezzolini, a quelli in Messico; nella Praga invasa dai carri armati sovietici in nome della ‘democrazia’ comunista, in Israele che stava modellandosi dopo gli orrori dell'Olocausto e nasceva come uno stato giovane popolato da giovani e nella Cina, terra vastissima dove ogni angolo è un confine. Una sezione è dedicata agli esordi mentre un’altra vede riuniti alcuni dei suoi impietosi e introspettivi autoritratti e i ritratti della moglie, Dolores Angleton, e dei due figli, Francesco e Lorenzo. Prende qui spessore la qualità di Guarnieri come splendido ritrattista, in grado di congiungere la tradizione con le novità linguistiche novecentesche. Una parte è, infine, dedicata all'amicizia fra Guarnieri e Prezzolini, ‘Prezzy’, che aveva l'impressione di dipingere con Luciano, per quanto aveva assimilato lo stile e i modi dell'amico. Il visitatore potrà vedere anche una serie di acquerelli, messi gentilmente a disposizione da Banca CR Firenze, che furono realizzati da Guarnieri durante la visita da lui effettuata alla residenza di Prezzolini sul Lago di Lugano. L’esposizione presenta evidentemente una selezione del fondo, assai cospicuo (circa 150 pezzi) affiancando alcuni capolavori ad opere meno scontate e note ma non di minore bellezza, specie dell'ultima stagione creativa, quando il maestro scoprì il piacere di un fare disinvolto e fresco, una seconda gioventù che andava a rinvigorire un'esistenza laboriosa vissuta con coerenza. Dopo Barfucci, Annigoni e Parronchi, questa collezione è la più recente, in ordine cronologico, dei fondi specialistici di arte contemporanea acquisiti dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze; è stata acquisita nei primi mesi di quest’anno e faceva parte del nucleo di opere, pervenute dagli eredi, che erano rimaste nello studio dell’artista al momento della morte avvenuta il 4 dicembre 2009. Guarnieri è stato forse quello artisticamente più prossimo ad Annigoni, e, come il suo Maestro, ha lasciato una vasta produzione realizzata con varie tecniche che spaziano dalla pittura su cavalletto, ai disegni, agli affreschi alle litografie. L’acquisizione del suo fondo è stato anche l’ultimo episodio di un lungo e storico rapporto tra l’Artista e la Cassa di Risparmio iniziato nel 1984 con l’istituzione del Premio intitolato alla memoria di Giuseppe Prezzolini. Ideato da Guarnieri insieme a Lapo Mazzei (allora presidente della banca), era un riconoscimento prestigioso, che dal quel momento, con cadenza annuale, sarebbe stato tributato a personalità distintesi nel campo della letteratura, delle arti, delle scienze e dell’artigianato. Nella prima edizione del 1984, fu conferito a personaggi del calibro di Renzo De Felice, Giovanni Spadolini e Indro Montanelli. Per informazioni: www.museoannigoni.it